Distrutte croci, statue, vasi e portafoto. I malviventi sono entrati in azione la scorsa notte, fuggendo con materiale in bronzo e rame. Un centinaio le tombe prese di mira.
Il giorno dopo la rabbia si mischia con lo sgomento e lo sdegno. E, intanto, si fa la conta dei danni. Le parole, poi, sono quasi una 'cosa sola' con i silenzi, perché al di là del fatto in se stesso (grave, gravissimo), c’è quel senso di vuoto e di impotenza che più che mai prende il sopravvento di fronte a simili episodi. Non c’è pace, purtroppo, continua... »