Milano / Malpensa

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"Mi raccomando, siate i più onesti e diretti possibili con le domande": quella frase che resterà per sempre stampata nella sua memoria. Due anni fa, infatti, l’incontro con Papa Francesco. Lui, oggi vicario per la pastorale giovanile della Comunità Santa Maria in Binda (Nosate, Turbigo, Robecchetto con Induno e Malvaglio), ma all’epoca diacono. E lui è don Matteo Garzonio: “Eravamo ancora in seminario e come classe c’era il tradizionale pellegrinaggio a Roma sulle orme di Pietro, con anche una tappa di colloquio più personale con il Santo Padre - racconta - Un momento davvero intenso”. Un ricordo che, e in fondo diversamente non potrebbe essere, lo accompagnerà ogni giorno. “Come gruppo gli avevamo chiesto del viaggio che aveva da poco fatto in Africa - continua il sacerdote - E lui ci aveva spiegato del rapporto tra le diverse religioni di quei luoghi, la collaborazione, l’ascolto e l’aiuto reciproco e questo ci aveva molto colpito”. Un incontro, insomma, pieno di emozioni. “Ci ha dedicato quasi due ore - dice don Matteo - E sono uscito con un enorme senso di gratitudine nei suoi confronti e, al tempo stesso, di accompagnamento e stima che ci ha fin da subito mostrato”. Un Papa che ha lasciato un segno indelebile. Un Papa che è sempre stato accanto alle persone. Un Papa di tutti. “E della semplicità - conclude - che mancherà tanto e a chiunque, a chi è vicino alla Chiesa e a chi è lontano”.
DON MATTEO: DUE ANNI L'INCONTRO CON IL PAPA
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