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domenica 28 aprile 2024 | ore 07:24

La 'Via Lattea' sopra di noi...

In questi giorni di 'stelle cadenti' lasciamoci trasportare dalla fantasia e dalla magia per ammirare questo scatto di Stefano Marangon con la 'Via Lattea' sopra la Cascina Galizia.
Cuggiono - La Via Lattea sopra la Cascina Galizia, foto di Stefano Marangon

Da sempre le stelle ed il cielo ci lasciano senza parole, portano noi uomini ad alzare lo sguardo per lasciarsi trasportare dalla magia, dalla curiosità, dal senso di piccolezza rispetto al cosmo. In questi giorni di 'stelle cadenti' il cuggionese Stefano Marangon ci ha omaggiato di un bellissimo scatto della 'Via Lattea' ripresa sopra la Cascina Galizia.

Ma chi è Stefano Marangon? 
Residente a Cuggiono da sempre nasce a Vigevano nel 1974 e da sempre si diletta a sperimentare forme di espressione artistica che cerca di coniugare con il suo lavoro di corriere Dhl. 
A 19 anni, per intuizione inizia a creare una tecnica d'incisione , nata per casualità in alta montagna con un legnetto e una lente di plastica, inclinando la lente nella posizione giusta grazie alla lente che concentra, il legno inizia a bruciare.

Ma per Stefano non brucia per lui dipinge sfruttando la forza del sole. La semplicità del gesto con la lente, lo porta a studiare, sia l'energia del sole, e tutto ciò che è collegato, dai pannelli solari ai disegni tecnici per la creazione di prototipi di lenti. La carriera artistica lo vede protagonista di mostre, da una piccola galleria, ma storica, di Milano la galleria Eustachi che lo porta con una collettiva Palazzo Reale di Milano. Incontra il critico d'arte Fortunato d'Amico che lo porta alla reggia di Venaria Reale, alle biennali di Venezia e alla biennale Italia-Cina. Corona il sogno del cassetto con la personale al Museo Da Vinci di Milano.

Poi arriva il Covid tutto si ferma, si ferma davvero? Per Stefano no, anzi proprio durante la pandemia e i lockdown si trova ad osservare strumenti che utilizzava solo per lavoro e/o diletto: il PC, la stampante e la macchina fotografica, quest’ultima utilizzata in questi 10 anni solo per fare foto alle opere.

Ecco che lo stop forzato lo porta a riscoprire la macchina fotografica e attraverso quella, complice la sua innata curiosità si appassiona alla fotografia notturna.
 Il resto è storia attuale che così racconta: “Già da bambino amavo le stelle, spesso ad occhi aperti sognavo di giocare a volare in mezzo a loro. La macchina fotografica mi aiuta a vedere ciò che l'occhio umano non vede, ancor più in profondità. Inizio a fotografare la via lattea e mi innamoro ancora di più di quanto sia meravigliosa anche la notte, non solo il giorno. Ora fotografo le stelle con tecnica 'Startrail', cioè centinaia di foto a lunga esposizione con macchina ferma nello stesso punto per catturare il movimento delle stelle".

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