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giovedì 18 aprile 2024 | ore 15:10

"... Il programma per Turbigo"

Partito Democratico e 'La Turbigo che Vogliamo' hanno presentato qualche giorno fa la loro proposta di programma. Cinque grandi aree e poi una serie di punti precisi.
Turbigo - PD e 'La Turbigo che Vogliamo'

Cinque macroaree (uomo, ambiente, territorio, lavoro, ecc…) e poi via via una serie di punti precisi e concreti (dalla trasparenza alla partecipazione, dal bilancio partecipato alla condivisione con la popolazione di scelte e proposte, solo per citarne alcuni). Il Partito Democratico e il gruppo ‘La Turbigo che Vogliamo’ (composto unicamente da cittadini indipendenti) l’hanno sempre ripetuto: “Prima di tutto viene il programma, solo dopo si possono pensare ad eventuali nomi ed al resto. Chi si siederà a discutere con noi, deve avere bene chiaro questo concetto”. Un messaggio, insomma, più che mai chiaro e un’idea ferma e decisa in vista delle prossime elezioni comunali. “Lo sanno bene gli interlocutori con i quali fino ad oggi ci siamo confrontati – continuano”. E, alla fine, proprio il programma è stato presentato ufficialmente dai due gruppi nei giorni scorsi in un incontro pubblico: “Siamo oggi più che mai fermamente convinti che sia essenziale la partecipazione della cittadinanza alla vita pubblica del paese ed è per questo che vogliamo portare avanti una politica fatta dalla gente, dove le decisioni vengano prese nel paese e dove vi sia una vera comunità partecipata e solidale di persone e non un semplice insieme di individui – spiegano – Turbigo appartiene e deve tornare ad appartenere alla gente. Occorre, pertanto, cambiare i modi: occorre rendere reale l’accessibilità on line agli atti amministrativi; ancora proponiamo la registrazione audio e video delle sedute del consiglio comunale e la loro pubblicazione sul sito internet comunale; crediamo che debbano essere consultabili tutte le graduatore comunali, gli appalti e le relative scadenze affinché ognuno possa in qualsiasi momento compiere verifiche; fino alla partecipazione attiva dei turbighesi nelle scelte amministrative anche tramite vari canali e iniziative (referendum, question time, bilancio partecipato o altri sistemi informatici) e alla suddivisione di Turbigo idealmente in quartieri, ognuno dei quali attraverso pubblici incontri sarà invitato ad esporre i suoi bisogni e le sue esigenze”. Quindi, il capitolo dedicato all’uomo (valorizzazione dell’associazionismo e del volontariato, sostegno alla disabilità, registro delle unioni civili, testamento biologico, consulta interculturale; rafforzare i rapporti tra istituzioni e giovani e con le scuole, arrivando all’assistenza a quei ragazzi precari e disoccupati; mentre per i pensionati, istituzione della banca della memoria, scuola della grande età e attività varie a loro dedicate); poi il territorio (piano urbanistico comunale, pianificazione urbanistica, energie rinnovabili, miglioramento della viabilità e del trasporto e mobilità sostenibile), l’ambiente (la città verde, gestione e riduzione dei rifiuti, lotta all’abbandono dei rifiuti, smaltimento e bonifica amianto, ecc…) e il lavoro cercando di sviluppare e tornare a far rivivere il commercio, l’industria, l’artigianato, l’agricoltura e il turismo (baratto amministrativo, voucher, banca del tempo, sito web di committenza di lavoro professionale). “Solo adesso allora, che questo primo step è concluso, si è cominciato a ragionare su possibili nomi per una futura squadra. Ne stiamo parlando in maniera più concreta – concludono da PD e ‘La Turbigo che Vogliamo’ – Ci sono già alcune persone che si sono avvicinate e altre che lo stanno facendo, ma anche per quanto concerne il gruppo che dovrà nascere la nostra idea è chiarissima: al voto vogliamo presentarci con una lista civica (che avrà l’appoggio, ad oggi, appunto del Partito Democratico)”.

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