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giovedì 25 aprile 2024 | ore 21:53

Il sindaco Prati è morta

Non ce l'ha fatta il primo cittadino di Cardano al Campo colpita solo poche settimane fa in un attentato ad opera dell'ex capo dei vigili urbani. Oggi la notizia del decesso.
Cardano al Campo - Il sindaco Laura Prati

La notizia è arrivata nelle prime ore di questo pomeriggio. I medici hanno fatto tutto il possibile per salvargli la vita, ma alla fine si sono purtroppo dovuti arrendere. Non ce l'ha fatta, Laura Prati, il sindaco di Cardano al Campo che solo poche settimane fa era stata vittima di un attentato a colpi di pistola mentre si trovava proprio nel palazzo municipale della città della provincia di Varese. Troppo profonde e gravi le ferite riportate, il primo cittadino ha lottato con tutte le sue forze fin dall'arrivo in ospedale, poi qualche timido segnale di miglioramento, una nuova ricaduta, un'altra operazione d'urgenza, fino a ieri quando le sue condizioni si sono aggravate. E, oggi, la terribile notizia. L'episodio, agli inizi di luglio. Una mattina come molte altre, quando all'improvviso succede l'irreparabile. Giuseppe Pegoraro, ex comandante della polizia locale proprio di Cardano, entra in comune, si dirige verso l'ufficio di Laura Prati e comincia a fare fuoco, contro di lei e contro il vicesindaco, Costantino Iammetti. Tre colpi di pistola ciascuno, con i quali Pegoraro voleva vendicarsi di un provvedimento disciplinare adottato dalla giunta nei suoi confronti per truffa e peculato (che gli erano costati la sospensione per sei mesi dal servizio). Poi, la corsa d'urgenza al pronto soccorso degli ospedali di Varese e Gallarate, ma per Laura Prati non c'è stato purtroppo nulla da fare. Il primo cittadino ha lottato per diverse settimane e lo ha fatto con tutte le sue forze, alla fine anche per un amministratore forte e tenace come lei quelle ferite erano troppo profonde per lasciargli scampo. Intanto, in paese la commozione e le lacrime hanno lasciato il posto al silenzio. La gente si interroga, si chiede come si possa morire così. Un dolore immenso, un vuoto che nessuno potrà mai colmare.

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