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venerdì 19 aprile 2024 | ore 17:47

Profughi: punto di prima accoglienza sanitaria

Attivo il punto di prima accoglienza sanitaria e di registrazione per i profughi ucraini. Ubicato in via Mortirolo, presso il sottopasso accanto alla Stazione Centrale di Milano.
Milano / Salute / Sociale - Punto di prima accoglienza

Attivo il punto di prima accoglienza sanitaria e di registrazione per i profughi ucraini. Ubicato in via Mortirolo, presso il sottopasso accanto alla Stazione Centrale di Milano, sarà aperto 24 ore su 24 per le attività di accoglienza e registrazione. Mentre lo spazio per l'effettuazione dei tamponi sarà attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì al sabato.
Si tratta di un'iniziativa realizzata dalla Regione Lombardia, in collaborazione con il Comune e la Prefettura di Milano e Fondazione 'Progetto Arca'. L'Asst Fatebenefratelli Sacco e l'Esercito italiano gestiranno operativamente il sito.

FORONI: CENTRO PER LA REGISTRAZIONE E I TAMPONI - "Questo progetto - ha detto Foroni - è stato sviluppato sotto la regia dell'Assessorato alla Protezione Civile di Regione Lombardia e con il sostegno degli Assessorati al Welfare e alle Infrastrutture. E' stato posizionato dietro la Stazione Centrale perché stiamo registrando sempre più arrivi in Italia tramite l'utilizzo dei treni. Sarà uno spazio con finalità di tipo sanitario e civico, servirà cioè per effettuare i tamponi, ma anche per registrare le generalità delle persone che arrivano in Lombardia e fornire loro una prima accoglienza. Qui si svolgerà dunque una ricognizione, per poi avviare l'iter dell'accoglienza vera e propria, gestito dalla Prefettura in collaborazione con i Comuni".

I FONDI STANZIATI PER L'ATTIVAZIONE - Grandi Stazioni Retail spa e RFI (Rete Ferroviaria Italiana) hanno messo a disposizione gli spazi, mentre i fondi necessari all'attivazione, ossia circa 35.000 euro, sono stati, per il momento, anticipati da Regione Lombardia nell'attesa che la Stato provveda a riconoscerne le spese.

SINERGIA ISTITUZIONALE - "Un ringraziamento - ha aggiunto l'assessore Foroni - va ai volontari di Protezione Civile che ancora una volta, dopo i difficili mesi di gestione del Covid, si sono dimostrati pronti e reattivi, mettendo in campo un lavoro importante dal punto di vista sia logistico che dei trasporti. La sinergia istituzionale è la risposta migliore per far fronte a questo tipo di emergenze".
I NUMERI DELL'ACCOGLIENZA - Il punto sarà operativo da domani. "Siamo a circa 11.000 arrivi attualmente in Lombardia, ma si tratta di un dato che continua a crescere di ora in ora. Al momento la maggior parte dei profughi sceglie una soluzione alloggiativa presso amici o parenti, tuttavia il sistema di accoglienza pubblico ha iniziato a funzionare a pieno regime nelle ultime ore. Come Regione Lombardia, abbiamo infatti, nel frattempo - ha ricordato Foroni - avviato una manifestazione d'interesse per poter garantire ospitalità negli alberghi e ad oggi sono già arrivate proposte per circa 730 alloggi. Tra mercoledì e giovedì sono stati inoltre alloggiati 50 profughi presso il Cas di Bresso, con il coordinamento di Croce Rossa e stiamo valutando di aprire centri come questo in altri luoghi strategici".

MORATTI: STRAORDINARIA SINERGIA INTERISTITUZIONALE - "Il punto di primo intervento - ha sottolineato la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti - sarà gestito dal punto di vista medico dall'Asst Fatebenefratelli/Sacco, in collaborazione con l'Esercito Italiano. Il supporto dei militari, durante l'emergenza Covid, è stato particolarmente prezioso". "Come direzione Welfare - ha aggiunto - ci siamo immediatamente attivati con i punti tampone e vaccini e con la presa in carico dei profughi per le prime visite mediche. La popolazione Ucraina ha una percentuale bassa di vaccinazione Covid. Nei nostri punti sono stati numeri quelli che hanno ricevuto il vaccino. Durante questa fase abbiamo registrato una grandissima collaborazione e sinergia interistituzionale".

"In questa struttura, il riferimento regionale è l'assessorato alla Protezione Civile, con l'assessore Pietro Foroni che coordina gli interventi, così come altrettanto importante è la collaborazione con l'assessore Claudia Terzi per i trasporti, e per la parte riguardante il sociale e la famiglia, con l'assessore Alessandra Locatelli. Ringrazio inoltre Comune e Prefettura di Milano, così come le associazioni volontariato".
"Mi preme anche evidenziare - ha rimarcato Letizia Moratti - il grande cuore e la straordinaria solidarietà dei nostri cittadini manifestata concretamente sin dai primi istanti". La vicepresidente ha concluso evidenziando che "il 44% di chi è arrivato in Lombardia è under 18".

TERZI: TRASPORTO FERROVIARIO GRATUITO PER I PROFUGHI - L'assessore Terzi ha sottolineato l'attivazione di Regione per quanto riguarda il trasporto ferroviario: "I profughi ucraini e i loro accompagnatori - ha evidenziato Terzi - possono viaggiare gratis sui treni di Trenord e Tilo per raggiungere le loro destinazioni in Lombardia o per transitare verso altre regioni. Si tratta di un'iniziativa condivisa con l'amministratore delegato Marco Piuri e che Regione Lombardia e le società ferroviarie hanno messo in atto fin da subito, prima ancora che arrivassero indicazioni in tal senso a livello nazionale. I costi dei viaggi saranno a carico delle stesse imprese ferroviarie. "Per quanto riguarda questi spazi - ha proseguito Terzi - ringrazio l'ad di Rfi, Vera Fiorani, e il viceministro Alessandro Morelli che hanno contribuito all'attivazione della struttura. Ci stiamo preparando anche per arrivi maggiormente massivi, con la possibilità di prevedere eventualmente anche servizi di trasporto dedicati verso i punti di prima accoglienza".

PROGETTO ARCA: ASSISTENZA AL BENESSERE - "Progetto Arca - ha spiegato il presidente Alberto Sinigallia - si occupa della parte dell'accoglienza vera e propria, mettendo a disposizione mediatori culturali, cibo, giochi per i bambini, assistenza per l'igiene personale e le docce, vestiti e di tutto quello che occorre al benessere della persona. I nostri volontari accompagnano i profughi nel centro di via Stella, dove potranno trascorrere qualche notte in attesa di una sistemazione definitiva o dell'assegnazione da parte della Prefettura in qualche struttura o di continuare il loro percorso in un'altra città o presso la casa di qualche familiare".

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