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Modello DAMA Ospedale San Paolo

Modello DAMA Ospedale San Paolo: l’assistenza medica in ospedale per le persone con gravi disabilità sarà presentato al G7 di giugno. Il Ministro per le Disabilità: "Delineato un quadro importante per la presa in carico e la cura delle persone con disabilità intellettiva e relazionale".
mILANO / sALUTE_ PRESENTATO IL PROGETTO dama

Lunedì 28 maggio, presso la Camera dei Deputati a Roma, il Ministro per le Disabilità ha presentato il modello DAMA - Disabled Advanced Medical Assistance Ospedale San Paolo in occasione del convegno “Progetto di vita e presa in carico della persona nel contesto di cura ospedaliera: modello DAMA e territorio”.
L’evento, promosso dal Ministero per le Disabilità con la collaborazione scientifica del professore Filippo Ghelma, Direttore della Struttura Complessa DAMA Ospedale San Paolo, presidio ospedaliero dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, si è svolto nell’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati. All’incontro, moderato dal dottor Serafino Corti, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, hanno portato il loro saluto il Ministro della Salute, il presidente della Fish Vincenzo Falabella e il Presidente della Fand Nazaro Pagano. Sono intervenuti il dottor Nicola Panocchia, Coordinatore del Comitato scientifico della Carta dei diritti delle persone con disabilità in ospedale.
“C’è ancora molto da lavorare sulla presa in carico e la cura ospedaliera per le persone con disabilità intellettiva e relazionale, ma oggi abbiamo delineato un quadro importante. Il sistema DAMA è un buon modello da implementare e da portare all’attenzione di tutti. Sicuramente all’interno del G7 Inclusione e Disabilità ci sarà spazio per illustrare questa esperienza e questo approccio che per noi è fondamentale” ha dichiarato il Ministro per le Disabilità.

Nel corso dell’evento sono state presentate le esperienze del modello DAMA adottate sul territorio nazionale e ascoltate alcune testimonianze.

"La storia di DAMA è stata un'avventura appassionante, che ha visto un progetto sperimentale diventare un modello organizzativo, che si è perfezionato nel tempo, ed ha dimostrato la sua efficacia e flessibilità adattandosi a molte altre realtà ospedaliere - ha dichiarato il prof. Filippo Ghelma - . Il futuro deve guardare alla progettazione di una Rete DAMA diffusa a livello nazionale, organizzata ed omogenea, che sappia integrarsi con la sanità del territorio e con la rete socio-sanitaria, per il diritto ad una medicina di qualità e di prossimità, accessibile a tutti. E' un percorso difficile, ma l'attenzione dimostrata alla qualità del nostro lavoro è, per i medici di tutti i DAMA, lo stimolo che ci farà percorrere questa strada, perchè la qualità della cura sia veramente diritto di ognuno."

“È il primo di una serie di incontri - ha sottolineato il Ministro per le disabilità - intendiamo farli diventare itineranti perché crediamo nel coinvolgimento di tutti: serve fare squadra perché da soli non si va lontano. Ringrazio il professore Ghelma, esperto del Ministero sul tema, che ha supportato la parte scientifica dell’incontro di oggi e supporterà quella dei prossimi momenti di confronto che promuoveremo”.

Presente in aula anche il Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo, dott.ssa Simona Giroldi “Grazie al prof. Ghelma e a tutto il team DAMA la nostra ASST è un punto di riferimento assoluto nel percorso di presa in carico ospedaliero del paziente con disabilità. Il progetto DAMA nel corso degli anni ha avuto la possibilità di espandersi a livello nazionale e non solo grazie a tutti i professionisti della nostra azienda, che permettono di offrire, a questi pazienti, un percorso personalizzato nell’erogazione delle cure. “

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