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venerdì 29 marzo 2024 | ore 13:42

Canoe e bici lungo il Villoresi

Canoe e bici, fianco a fianco, lungo il Villoresi. Una discesa dimostrativa da Tornavento a Castano. "Occasioni per il territorio - spiega Folli, presidente del Consorzio".
Territorio - Canoe e bici: discesa lungo il Villoresi

Canoe-kayak e bici, bici e canoe-kayak, le une affianco alle altre, per quello che il presidente del Consorzio ETVilloresi, Alessandro Folli, ha ribattezzato, per ora, un esperimento, ma davvero ben riuscito. Il ritrovo, allora, a Tornavento e qui, giusto il tempo di organizzarsi, ed ecco che si è entrati in acqua o si è saliti in sella lungo la pista ciclabile che costeggia lo storico canale. Già, pronti via, insomma, proprio dalla piccola frazione, diretti verso la darsena di Castano. “Una discesa dimostrativa di circa 6 chilometri (‘Slow Villoresi - In bici, in kayak’), in occasione della ‘Giornata della Bonifica’, che ha dimostrato come i Consorzi ormai sono cambiati - spiega lo stesso Folli - Sono, infatti, realtà multifunzionali, ossia da una parte il loro bene primario è dare l’acqua all’agricoltura, dall’altra, però, contemporaneamente, sia con i cambiamenti climatici, sia con la voglia della gente di essere più libera e di avere la possibilità di fare movimento, stanno diventando sempre più anche luoghi per il tempo libero”. Il futuro, quindi, che mette al centro le persone, dando loro occasioni importanti per conoscere e vivere il territorio in modo diretto e, soprattutto, ecologico. “Per intenderci, la mobilità lenta - continua il presidente - In questa direzione, pertanto, ci stiamo muovendo, cercando di stimolare una riflessione sulle opportunità offerte dalla fruizione del Villoresi, ma pure sulle eventuali criticità. Un esperimento che, adesso, abbiamo voluto proporre qui, senza, però, dimenticare che il percorso, allo stato attuale, sarebbe usufruibile fino a Monza (all’incirca 40 chilometri complessivi per i canoisti); però l’idea che, ormai è una delle priorità, è quella che, con il Recovery Fund, vorremmo presentare un finanziamento di 60 milioni per andare a chiudere il cosiddetto ‘Anello Verde-Azzurro’, ideato in occasione di Expo. Nello specifico, partendo da Milano arriverebbe al Panperduto, all’Adda, quindi al Naviglio della Martesana, per poi tornare in Darsena. Un progetto lungo più o meno 100 chilometri, già preparato e portato a Roma e, che se dovesse essere finanziato, darebbe certamente una risposta ai milanesi e all’intero territorio di come la capacità lombarda non si ferma solo ai grandi eventi, bensì gli interventi che si vanno a mettere in atto servono per il futuro. Oggi, infatti, vedere le canoe e le bici utilizzare i lavori fatti nel periodo dell’Esposizione Universale è un traguardo significativo e di grande rilevanza. Abbiamo speso tanti soldi, ma ora vengono usufruiti”.

"LO STORICO CANALE, FRUIBILE PER CICLISTI E CANOISTI"

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