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giovedì 28 marzo 2024 | ore 09:21

'Cade' anche l'ultimo immobile

Lunedì scorso si sono conclusi gli interventi di demolozione delle cosiddette 'case fantasma' nell'aera attorno a Malpensa. L'ultimo stabile era a Lonate Pozzolo.
Malpensa - L'ultimo immobile abbattuto (Foto Eliuz Photography)

Il rumore della ruspa di sottofondo, gli operai che si muovono da destra e sinistra e quei pezzi di edificio che uno dopo l’altro iniziano a cadere. Se non è un traguardo storico, alla fine poco ci manca; anzi, togliete pure il ‘non’, perchè il traguardo storico lo è eccome. Le 14.30 circa di lunedì scorso, infatti, e anche l’ultima ‘casa fantasma’ attorno all’aeroporto di Malpensa (per la precisione un edificio all’incrocio tra le vie Leonardo da Vinci e Vittorio Veneto a Lonate Pozzolo, dove, qualche anno fa, era presente un supermercato) è stata definitivamente abbattuta. LA PAROLA FINE, INSOMMA, DOPO UN LUNGO PERCORSO - “Missione compiuta - sono state le parole dell’assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana, Viviana Beccalossi, presente alla demolizione - Ancora una volta Regione Lombardia mantiene le promesse fatte ai cittadini, mettendo i titoli di coda ad una situazione di degrado e abusivismo che ormai non era più tollerabile. Anche l’ultimo dei 104 immobili delocalizzati nei Comuni di Lonate, Ferno e Somma Lombardo, infatti, oggi è stato ufficialmente abbattuto”. DUE DIFFERENTI FASI - In totale sono state 204 le abitazioni demolite nel corso del tempo, per un costo di 7,8 milioni di euro, mentre per l’acquisto degli stessi da parte del patrimonio pubblico e la conseguente ricollocazione degli abitanti delle zone coinvolte sono stati investiti 172 milioni. “All’inizio del mio mandato - ha continuato Beccalossi - avevo promesso di trovare una soluzione al degrado urbano e sociale che si era creato dopo il trasferimento delle famiglie e delle persone costrette a lasciare le loro case. Malpensa - Le ruspe al lavoro Nel 2014, quindi, la giunta Maroni, grazie all’accordo di programma quadro Malpensa, ha dato avvio al primo ‘step’, concluso con successo prima dell’apertura di Expo (nel 2015) e che ha portato all’abbattimento dei primi 100 immobili ed al ripristino a prato di varie aree adiacenti lo scalo aeroportuale della provincia di Varese. Successivamente, le attenzioni si sono concentrate, appunto, su queste seconda fase, giunta al termine proprio oggi (lunedì ndr) e che ha visto la demolizione degli altri 104 edifici. Si tratta di un concreto intervento di rigenerazione urbana e territoriale che ci ha consentito di realizzare azioni mirate e specifiche di compensazione e mitigazione ambientale, in primo luogo nei territori comunali prossimi all’aeroporto stesso, migliorando l’aspetto paesaggistico e la qualità urbana della zona in questione”. TANTI I GRAZIE DA PARTE DELL’ASSESSORE BECCALOSSI - “Se abbiamo ottenuto questo importante e fondamentale risultato, il merito è di più parti - ha concluso l’assessore - Voglio ringraziare, allora, i diversi Ministeri e i diversi assessorati della ‘nostra’ Regione che hanno svolto un ruolo determinante; ancora, grazie ai tre Comuni direttamente coinvolti (Lonate Pozzolo, Ferno e Somma Lombardo), all’Aler e, in ultimo, alla Prefettura di Varese ed al vice prefetto con cui si è lavorato in sinergia per quello che è stato definito ‘accordo legalità’ per un percorso e un protocollo ispirato alla chiarezza ed alla trasparenza volti ad impedire ogni tipo di infiltrazione negativa”. (FOTO ELIUZ PHOTOGRAPHY)

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