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giovedì 25 aprile 2024 | ore 22:55

In arrivo il Numero Unico Europeo

Si partirà con la Centrale Operativa 118 Varese
Volontari del 118

Ci siamo! Ecco il Numero Unico Emergenza 112. Sarà, infatti, la Lombardia la prima Regione italiana ad attivarlo, così come prescritto dall’Unione Europea. La conferma è arrivata, la scorsa settimana, al termine di un incontro al Viminale che il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha definito “storico”. Da quanto si è saputo, il gruppo di lavoro del Ministero dell’Interno ha stabilito la realizzazione, su piano nazionale, del modello del ‘call center laico’, attraverso l’avvio del progetto NUE 112 2009 Integrato, che ne costituisce il passaggio tecnico intermedio. La prima Centrale Operativa ad anticipare tale progetto a rilevanza nazionale, attuando, così, una prima sperimentazione del suddetto ‘call center laico’, sarà, nello specifico, quella di Varese, come previsto dal progetto di AREU e fatto proprio dall’Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia. Per meglio comprendere questo importantissimo passo per quanto riguarda, appunto, il servizio di emergenza ed urgenza, possiamo sottolineare come sulla Centrale Operativa 118 di Varese convergeranno, quindi, le chiamate verso i numeri 112, 113, 115 e 118, appunto, della provincia, con un’estensione prevista anche all’area che comprende, oltre a Varese, Como, Lecco e Sondrio (le chiamate saranno gestite in modo unitario e coordinato secondo l’esperienza delle best practice europee). La Centrale Operativa del 118 di Varese, scelta in quanto già collaudata, con significativi risultati, per situazioni straordinarie di potenziale emergenza di massa, come i recenti Mondiali di ciclismo di settembre dell’anno scorso, proprio nella città Giardino, avrà, pertanto, la funzione di catalizzatore di tutti gli ‘Sos’. Dopo la Lombardia, le Regioni interessate da tale sperimentazione dovrebbero essere l’Emilia Romagna, dove Ravenna sarà un altro nucleo che farà da filtro a Rimini, Forlì e Cesena, e la Sicilia, rispettivamente alle province di Palermo e Trapani. Obiettivo primario sarà quello, dopo questa prima fase di verifiche e controlli, di arrivare entro fine luglio 2010 con tutta l’Italia collegata. Si tratta, come è ben comprensibile e capibile, di uno straordinario passo, di un traguardo significativo per il nostro Paese, in materia di emergenza, urgenza e di interventi. Un passo importante per essere ancora più vicini alla popolazione e per potere così essere ancora più pronti in caso di necessità. Un numero unico per rispondere alle varie richieste di aiuto che arrivano dalla cittadinanza, in qualsiasi luogo, orario, momento o eventuale situazione.

CUORE DEL SISTEMA SARA' UN 'CALL CENTER LAICO'
Con il Numero Unico Europeo 112 si vuole, quindi, mettere in un’unica rete i numeri di emergenza e, dunque, il traffico di voce e dati destinato a Polizia di stato, Carabinieri, Vigili del fuoco e 118. Cuore del sistema sarà, come detto, un ‘call center laico’, un maxi filtro unico su cui confluiranno le chiamate d’emergenza che verranno, successivamente, smistate in tempo reale. A questo si aggiungerà, poi, un centro di elaborazione dati interforze che darà la possibilità a tutte le forze collegate di ricevere i dati cruciali per localizzare la richiesta di aiuto, dal luogo da dove è partita la chiamata fino al numero telefonico (con questo sistema si localizzeranno anche le chiamate che arrivano da telefono cellulare). E’ previsto, inoltre, un filtro delle chiamate di errore e di quelle silenziose, per non perdere neanche un ‘Sos’, verranno monitorati e tracciati i tempi di attesa e conversazione, oltre alle chiamate perse, e sarà associata alla prima telefonata tutte quelle successive per lo stesso evento. Quando sarà necessario coinvolgere più forze, infine, si procederà con l’assegnazione simultanea delle chiamate alle centrali di secondo livello.

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