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venerdì 17 maggio 2024 | ore 14:01

'Buona la prima'... con imprevisto

Oggi il primo treno per Milano è transitato sul secondo binario. Il convoglio per Novara, invece, non è arrivato per un guasto. Intanto, chiusa definitivamente la biglietteria.
Territorio - Treno (Foto internet)

Buono il primo e anche il secondo, ma il terzo non c’è. Le 6.30 circa di stamattina quando il primo treno passa ufficialmente sul secondo binario (i lavori del raddoppio ferroviario) a Castano Primo. E mezz’ora dopo, eccone altri due: per quello diretto a Milano, tutto tranquillo; il convoglio destinazione Novara (proveniente da Saronno), invece, è soppresso e al suo posto un autobus sostitutivo. Perché? Nulla di grave, è bene precisarlo; e nulla che centri con i cantieri per potenziare la linea ferroviaria. Bensì, si sarebbe trattato di un guasto al mezzo che ha così costretto Trenord ad attivarsi prontamente, appunto, con un pullman. Insomma, un imprevisto che può capitare (tanto che il secondo previsto è arrivato regolarmente; e via, poi, tutti gli altri), anche se ovviamente tra i pendolari in quel momento presenti c’è stato un po’ di sconforto e malcontento (qualcuno, infatti, ha fatto ricorso al bus sostitutivo, qualcuno ha preferito riparare sui genitori o sui familiari per raggiungere gli istituti scolastici e il posto di lavoro). Ma, l’apertura ufficiale del secondo binario, alla fine, non è stata l’unica novità di questi giorni a Castano. Sì, perché come si legge su una nota delle stesse Trenord: “Da mercoledì 10 dicembre la biglietteria della stazione viene definitivamente chiusa. Sarà possibile acquistare i biglietti a bordo treno recandosi dal personale addetto” – in attesa chissà forse del distributore automatico – “Diversamente, il viaggiatore verrà regolarizzato secondo quanto previsto dalle condizioni generali di trasporto in vigore”. Inoltre, nelle giornate di ieri e di oggi era presente nell’impianto castanese un agente del “My Link Staff” a supporto della clientela. “Con questa soluzione si velocizzeranno i tempi – spiega una pendolare – Soprattutto la mattina capitava spesso, infatti, che al momento di dover fare il biglietto si rimaneva in coda per diversi minuti col rischio di perdere il treno”. Della stessa opinione anche uno studente, che però aggiunge: “Il tempo ci dirà se è stata la scelta migliore. Ritengo comunque che una presenza in stazione sarebbe stata importante, sia dal punto di vista di eventuali informazioni o problemi sia, in modo particolare, per ciò che concerne la sicurezza. La struttura e la zona, così facendo, saranno sempre più all’abbandono”. “Rientrare la sera col buio, mi preoccupa – conclude una donna – Almeno prima sapevi che qualcuno c’era”.

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