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venerdì 17 maggio 2024 | ore 14:06

"Ha senso la commissione?"

Dubbi e perplessità da parte del consigliere di minoranza di Forza Italia, Franco Gaiara, sulla commissione consiliare d'indagine per i lavori del raddoppio ferroviario.
Castano Primo - Franco Gaiara

“Alla fine ha davvero senso?”. Che, in fondo, quella commissione d’indagine per i lavori del raddoppio ferroviario lo avesse lasciato fin da subito perplesso, non ne ha mai fatto mistero. Ma, adesso, che il neo arrivato consigliere di minoranza di Forza Italia, Franco Gaiara, ci è dentro ufficialmente, ha visto crescere ancor di più i tanti interrogativi che già aveva. “Da esterno ho sempre nutrito dei dubbi a riguardo e devo ammettere ne ho altrettanti ora che sono sui banchi dell’opposizione in consiglio comunale – afferma – Il lavoro della commissione è di valutare e monitorare le diverse opere compiute e ciò che, invece, è in fase di attuazione. Dalle scelte finanziarie, insomma, all’operatività vera e propria; e poi dovremo stendere una relazione da consegnare al sindaco. Mi sembra però che siamo di fronte unicamente ad uno strumento politico, nient’altro. Allora, mi chiedo: serve veramente una simile iniziativa? E soprattutto che tipo di relazione potremmo realmente fare? E’ vero all’interno del gruppo ci sono alcuni componenti che sono anche tecnici oppure agli incontri è stato invitato a partecipare contemporaneamente il responsabile dell’ufficio lavori pubblici del comune, però cosa abbiamo in mano di concreto per indagare e verificare l’intero operato? Su cosa ci basiamo e da dove partiamo? Che qualcuno me lo spieghi”. Ma la commissione non è l’unico grosso punto di domanda per il consigliere Franco Gaiara. “Un altro elemento che mi lascia perplesso sono le modifiche che si stanno compiendo in via Lonate – continua – Va bene intervenire per migliorare e rendere più sicura quella zona, ciò che non capisco, però, è: con una delibera di giunta l’attuale Amministrazione comunale concorda con Ferrovie Nord di ridurre l’altezza delle barriere fonoassorbenti in alcuni tratti e si riserva di chiedere e ottenere il ripristino qualora in futuro cambiassero le condizioni di inquinamento acustico. Modificare, abbassando il muro, mi sembra che significhi contraddire gli studi e le verifiche che le stesse Ferrovie hanno dovuto fare prima di iniziare l’opera e che hanno portato a posizionare barriere fonoassorbenti delle caratteristiche e dimensioni attuali. Il che non sarebbe un problema, ma, oggi, sono state effettuate da parte dell’Amministrazione tutte le verifiche tecniche che sconfessino quelle eseguite precedentemente da FNM? Ci sono gli studi che spiegano se è possibile muoversi in questo modo e quale sarà, a seguito di tali cambiamenti, l’incidenza futura a livello di rumore per coloro che vivono o lavorano in quella zona?”.

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