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venerdì 17 maggio 2024 | ore 11:54

Il nuovo oratorio è realtà

Il sogno che si avvera. Un ampio spazio interrato, una nuova sala della Comunità, bar e area incontro, le aule per la catechesi e la casa del coadiutore. Domenica l'open day.
Cuggiono - Il nuovo oratorio

Il sogno è ora realtà. Sì, perchè “Sogno nel cassetto era l’espressione solita che don Cesare Villa usava quando si parlava di un nuovo oratorio, tanto la sua realizzazione pareva una cosa lontana, appunto un sogno”. E così a lungo è stato raccontato e descritto, studiato e progettato, voluto e... infine... realizzato. Le prime ‘tracce’ dell’idea di un nuovo oratorio a Cuggiono partono dal 1950 quando don Giuseppe Albeni ipotizzava un ‘raddoppio’ della struttura, ma era con l’inizio degli anni ‘90, prima con don Giuseppe Sala e poi con l’attuale parroco don Franco Roggiani che il progetto di nuovo oratorio in via Cicogna iniziò ad entrare nel parlato del paese. Il tempo e i coadiutori passano, il progetto inizia ad essere ‘ipotezzato’, le generazioni crescono ma il bisogno di un nuovo spazio educativo e aggregativo per i giovani del paese cresce come cresce la popolazione. E arriviamo al 2008 con la realizzazione del primo lotto (campo da calcio e spogliatoi, ndr) che qualcosa di concreto inizia a realizzarsi. Progetto che, da questa domenica, sarà davvero realtà. Un ampio spazio interrato, una nuova Sala della Comunità, bar e area incontro, diverse aule per la catechesi, la casa del coadiutore e l’area per la cappella. Grazie alle donazioni dei cuggionesi, all’impegno di giovani e volontari, il cantiere è stato consegnato fin prima dei tempi previsti. Questa domenica, dalle 14 alle 16, è previsto uno speciale ‘open day’, prima di completare le finiture e iniziare a rendere ‘viva’ questa nuova casa per tutti i giovani del paese.

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Ma...

Pensando a quanto e' costato mi vien male. Per cosa poi? Visto che sono sempre meno i ragazzi che vanno all'oratorio?
Intanto e' stato costruito l'ennesimo brutto palazzone, fuori paese, cosi' tutti arrivano con le macchine e le lasciano sulla via, aumentando traffico e inquinamento.
Non mi pare che ci sia proprio di che rallegrarsi.

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