Milano / Malpensa
7°Milano / Malpensa
7°
Settembre, tempo di ripartenze. In tutte le comunità della Diocesi di Milano, gli oratori sono tornati a riempirsi di voci, colori e sorrisi per la tradizionale Festa di apertura che segna l’inizio del nuovo anno pastorale. Il titolo scelto per il 2025-2026 è chiaro e diretto: Fatti avanti. Due parole che sono già un programma, un invito a non restare fermi, a mettersi in gioco, a camminare insieme. A guidare questo inizio è il messaggio dell’Arcivescovo Mario Delpini, che si rivolge con immagini semplici e incisive a ragazzi, famiglie e comunità educanti. “Il Messaggio che l'Arcivescovo di Milano rivolge alla Diocesi per la Festa di apertura degli oratori – si legge nella presentazione – ci spinge a farci avanti per annunciare il Vangelo con ancora maggiore forza per tutto l'anno pastorale che sta iniziando”. Delpini propone quattro passaggi che diventano le coordinate di un percorso: esci di casa, cerca l’incontro, eccomi, insieme. Quattro atteggiamenti da vivere nell’oratorio e da portare poi nella vita quotidiana. “La rondine per imparare a volare lascia il nido. Il bambino per imparare a camminare si stacca dalla mano della mamma e del papà. L’amico delle cime, per incantarsi davanti allo spettacolo dei monti, lascia la compagnia chiassosa di quelli che passano la giornata al bar. L’oratorio è l’invito a cercare oltre il divano su cui impigrire, i social sui quali coltivare amicizie immaginarie e curiosità imbarazzanti. Esci di casa, fatti avanti: la casa è la scuola che insegna a vivere, ma per vivere bisogna andare oltre”. Il secondo passo è quello dell’incontro. “Per dipingere un capolavoro i colori si devono incontrare, mescolarsi, adattarsi. Per la partita di calcio o di pallavolo gli atleti devono conoscersi, fidarsi, organizzarsi”. La terza parola è una chiamata alla responsabilità e al servizio: “Le amiche e gli amici che incontri invitano a condividere la preghiera, il gioco, le confidenze: fatti avanti per dire: eccomi! I più piccoli hanno bisogno dei più grandi per organizzarsi nel gioco, per imparare le preghiere e i canti, per farsi dire: come sei bravo! Per fare pace quando hanno litigato, per farsi consolare quando la squadra perde. Fatti avanti per dire: eccomi!”. Infine, la dimensione comunitaria: “Nessuno può vivere da solo. Nessuna generazione abita un continente “riservato” di pensieri, impegni, gioie e dolori”.
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!
Invia nuovo commento