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giovedì 11 dicembre 2025 | ore 11:10

Una serata per ricordare

Organizzata da Hakuna Matata per riflettere sul Congo; presenti i genitori dell'ambasciatore Luca Attanasio.
Busto Garolfo - Serata con i genitori di Attanasio

Una sala gremita, un silenzio attento e un clima di profonda partecipazione hanno accompagnato, a Busto Garolfo, l’incontro “CONGO – una terra che piange”, svoltosi giovedì 28 novembre nella Sala Besana della BCC. Un evento che ha superato i confini di una semplice conferenza per trasformarsi in un momento di memoria, coscienza civile e vicinanza umana. Organizzata dall’Associazione Hakuna Matata – nel ventesimo anniversario della sua attività – insieme all’Associazione La Créme, con l’accompagnamento musicale di Donat Munzila e Benjamin Makamba, la serata ha voluto dare voce ai 15 milioni di vittime di oltre trent’anni di conflitto nella Repubblica Democratica del Congo. Una tragedia immensa, troppo spesso ignorata, che continua a segnare donne, bambini, villaggi e comunità intere. Uno dei momenti più toccanti è stata la presenza dei coniugi Attanasio, genitori dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in un agguato nel febbraio 2021 insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo. La loro testimonianza, densa di ricordi e dolore composto, ha riportato al centro la dimensione più vera della vicenda: non solo la figura pubblica del diplomatico, ma il figlio, il marito, l’uomo che ha scelto di dedicare la sua vita al dialogo e alla pace. Accanto a loro sono intervenuti il dr. Stefano Carnevali, assessore del Comune di Busto Garolfo, Noella Castiglioni, che ha condiviso la sua esperienza diretta in Congo, e Luca Ramaioli, presidente dell’associazione ispirata al lavoro del medico congolese e Premio Nobel per la Pace Denis Mukwege, autore de Le figlie ferite dell’Africa. A completare il percorso di riflessione, una toccante mostra fotografica ha restituito gli sguardi e le storie delle popolazioni colpite. “Il Nobel Mukwege – ha spiegato la presidente di Hakuna Matata Carmen Zocche – è stato per noi un punto di ascolto fondamentale. Ci ha mostrato la realtà di donne abusate e villaggi devastati da una guerra nascosta, alimentata da interessi legati ai materiali che finiscono anche nei nostri cellulari. Ci è sembrato importante parlarne qui, nel nostro territorio”. Zocche ha sottolineato come la tragedia che ha colpito Attanasio, Iacovacci e Milambo renda ancora più urgente la consapevolezza: “La presenza dei genitori di Luca è un invito a capire meglio cosa è accaduto e a non ignorare ciò che sta ancora accadendo”. La serata si è conclusa con i ritmi, i colori e le melodie del duo congolese, un contributo che ha permesso al pubblico di entrare, almeno per qualche istante, nel vissuto di un popolo ferito ma capace di custodire bellezza, cultura e resilienza.

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