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Una semplice panchina può diventare un messaggio. Può trasformarsi in un segno pubblico, visibile, quotidiano, capace di parlare a tutti: ai bambini che la guardano passando, agli adulti che accompagnano a scuola i propri figli, alla comunità intera. È ciò che è accaduto venerdì 29 novembre a Bernate Ticino, dove il Comune ha inaugurato la nuova Panchina Azzurra, dedicata ai Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
L’iniziativa, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, è stata presentata davanti alla Scuola dell’Infanzia: un luogo non casuale, perché proprio lì ogni giorno i più piccoli crescono, imparano, scoprono il mondo e costruiscono il proprio futuro. Alla cerimonia erano presenti il Sindaco Alessio Ottolini, il Vicesindaco dei Ragazzi Jacopo Ponciroli e il parroco don William, che insieme hanno sottolineato il valore educativo e civico dell’installazione.
L’azzurro scelto per la panchina richiama il colore dell’UNICEF, simbolo universale dell’impegno per i diritti dei bambini: il diritto alla salute, all’istruzione, alla protezione, alla famiglia, al gioco, a un’infanzia serena e rispettata. Diritti che non possono essere dati per scontati e che, anche nei nostri territori, richiedono attenzione quotidiana e responsabilità condivisa.
La mattinata è stata arricchita dalla presenza di tanti bambini, ragazzi, genitori, nonni e insegnanti. I piccoli studenti hanno portato disegni, pensieri, parole semplici ma potentissime, che hanno trasformato l’inaugurazione in una piccola festa comunitaria, fatta di sorrisi, colori e consapevolezza.
«Una panchina azzurra per ricordarci che i bambini vanno protetti, ascoltati e accompagnati – ha commentato il Sindaco Ottolini –. Un segno che parla alla nostra comunità e che ci invita a difendere ogni giorno i loro diritti».
Bernate Ticino aggiunge così un nuovo tassello al suo impegno verso le giovani generazioni: un gesto simbolico, sì, ma che diventa memoria collettiva e impegno concreto, visibile e duraturo. Una panchina che non è solo un arredo urbano, ma un promemoria gentile del mondo che vogliamo costruire per i nostri bambini.
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