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giovedì 02 maggio 2024 | ore 07:26

Poste: Cuggiono no, Bernate sì

Digitalizzazione, inclusione, disservizi: tre direttive lungo le quali si può inquadrare la questione della chiusura dell’ufficio postale di Cuggiono che perdura da ottobre; a Bernate invece è già riaperto.
Cuggiono - Cantiere dell'ufficio postale, 2024

Digitalizzazione, inclusione, disservizi: tre direttive lungo le quali si può inquadrare la questione, ormai annosa, della chiusura dell’ufficio postale di Cuggiono che perdura da ottobre. Gli interventi che si stanno operando nelle Poste infatti sono funzionali al miglioramento dell’offerta di servizi digitali all’interno del progetto ‘Polis’. Il prezzo da pagare però è quello di un disservizio che mette in difficoltà soprattutto quella fascia della popolazione meno avvezza al digitale e che vede nelle Poste un ‘baluardo’ analogico comodo e comprensibile. Di fatto, un tema di inclusione, ancor più rilevato se si osserva che il futuro ha tutta l’intenzione di essere completamente digitale e che servirà sempre un garante dei servizi ‘analogici’ per coloro che hanno poca attinenza col digitale. La chiusura dell’ufficio postale cuggionese insomma è un problema di primaria importanza, al quale si aggiunge anche una piccola ‘beffa’: le Poste di Bernate, che furono chiuse per interventi analoghi di miglioramento nello stesso periodo, sono già state riaperte, e questo suscita non pochi interrogativi nella popolazione cuggionese sullo svolgimento dei lavori presso l’ufficio locale. Il malcontento è evidente: molti cittadini Bernate - Ufficio postale, 2024 protestano un’apparente lentezza, se non una vera e propria mancanza nello svolgimento dei lavori, dal momento che pare che il cantiere sia rimasto fermo per diversi giorni. Il primo cittadino Cucchetti ha intercettato il malcontento dei suoi cittadini e ha risposto che “l’amministrazione è impegnata, per quanto possibile, nel monitoraggio della situazione” e che “sta moltiplicando le richieste che si accelerino i lavori per poter permettere a tutti i cittadini, e soprattutto agli anziani, di poter usufruire di un servizio essenziale”. Ad oggi, le ultime notizie prevedono la riapertura degli uffici per il 15 febbraio: la speranza è che i termini vengano rispettati, specialmente perché il tema fondante è quello, oggi per altro tanto frequentato dell’inclusione. Chiudere gli uffici postali è precludere a molte persone l’accesso ai servizi basilari, specialmente per chi come le Poste punta soprattutto a mantenere una linea di garanzia accessibile a tutti.

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