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"Riscoprirsi al servizio..."

Riscoprirsi al servizio, con e come Maria. Lei ‘si alzò in fretta’, per seguire il disegno che Dio le aveva riservato. E anche noi, nella nostra tappa marsigliese, ci siamo messi al servizio, riscoprendoci ‘prossimi’ a chi è in difficoltà.
Giornata Mondiale della Gioventù - Santa Messa

Riscoprirsi al servizio, con e come Maria. Lei ‘si alzò in fretta’, per seguire il disegno che Dio le aveva riservato. E anche noi, nella nostra tappa marsigliese, ci siamo messi al servizio, riscoprendoci ‘prossimi’ a chi è in difficoltà.

Sono stati due giorni intensi quelli della nostra permanenza nella città ‘meno francese’ della Francia. Siamo stati interpellati soprattutto sul senso dell’accoglienza, in continuità ideale con quanto abbiamo vissuto a Ventimiglia.

Le nostre guide sono state suor Anna e suor Francesca, delle Discepole del Vangelo di Charles de Focault. Suor Francesca nella mattinata di venerdì 28 ci hanno introdotto ad una città di certo non semplice: “Qualunque marsigliese vi direbbe che ‘Marsiglia non è la Francia’. La commistione religiosa ed etnica che si trova qui è incredibile: ci sono arabi e islamici, cristiani copti, cristiani armeni, armeni ortodossi e cattolici, anche induisti e buddisti, e soprattutto tantissime persone provenienti dal Magreb e dall’Africa occidentale. Un vero e proprio crocevia di popoli. Inoltre la città è divisa nettamente in due zone: la parte meridionale, più ricca, e la parte settentrionale, la più disagiata. La nostra fraternità si trova proprio in questi quartieri, dove ci occupiamo di molti compiti pastorali che un tempo erano pertinenza dei sacerdoti, come la pastorale funeraria o catecumenale. In tanti ci dicono che la nostra presenza qui è molto preziosa, anche solo per scambiare delle chiacchiere”.

Un territorio complesso nel quale accoglienza, prossimità e servizio non possono che andare di pari passo. Lungo l’arco della giornata, infatti, abbiamo visitato in gruppi quattro realtà diverse che lavorano per chi è in difficoltà, presso le quali ci siamo ‘sporcati le mani’: ‘La Maison Bernardette’, ‘La Source’, la fraternità delle Discepole del Vangelo e l’Associazione ‘NAÏM l'Abri Fraternel’. Il carisma dei tanti operatori e volontari ha fatto breccia nel cuore di tutti noi, anche e soprattutto perché fare esperienza di molte realtà che spesso si possono conoscere solo in modo mediato ci ha aiutato a comprendere quanto la prossimità sia parte integrante di una vita di Fede degna.

La stessa esatta prossimità che ha vissuto e vive anche padre Alexis Leproux, vicario episcopale di Marsiglia e parroco della Parrocchia di Notre Dame du Mond che ci ha ospitato. Dopo una vita interamente dedicata al Vangelo vissuta a Parigi opera da qualche anno nella città mediterranea. Nella mattinata di sabato 29 abbiamo ascoltato la sua testimonianza: “Marsiglia è una città che spesso mette in crisi la dignità universale della persona umana. Un contesto complesso, dove spesso ci si sente ‘nemici’: proprio in un luogo del genere si comprende quanto il senso della relazione con Dio si manifesta nello sguardo che rivolgo al prossimo. Come parroco cerco sempre modi per creare nuove relazioni, anche se non conosco la lingua: qualche giorno fa ho notato un papà con un figlio, di origini albanesi, mai visti prima. Li ho subito accolti, e ho scoperto che avevano perso mamma e moglie: si sono subito offerti per aiutare alla messa, e ora il bambino è entusiasta di conoscere Dio. Questo è l’Amore di Dio che voglio vivere e donare agli altri”.

La sua testimonianza, preziosissima quanto dirompente, ci ha guidato ad un momento di riflessione sulle esperienze vissute cui è seguita la condivisione a piccoli gruppi. Nel pomeriggio, poi, abbiamo vestito i panni dei girovaghi e abbiamo visitato la Cattedrale di Marsiglia e la basilica di Notre Dame de la Garde, dove abbiamo celebrato la messa.

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