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venerdì 19 aprile 2024 | ore 10:55

Carte da gioco della Lombardia: un po' di storia

Quante tipologie di carte esistono nella nostra regione? La tradizione le divide in tre grandi categorie. Scopriamole insieme.
Tempo libero - Carte da gioco

In Italia esistono diverse famiglie, tipologie e versioni di carte da gioco. Considerando quelle che sono ancora in uso, quelle ormai lasciate alla memoria e alla tradizione storica e ogni tipo di variante regionale creata, si possono contare almeno 20 tipologie di tessere da gioco con la classica formula di 40 carte e quattro semi. In questo la Lombardia non fa eccezione, anzi. In questa regione sono presenti almeno tre tipi di carte ancora in uso, anche se sempre meno, soprattutto a causa dell’avvento delle nuove tecnologie e dei giochi digitali. Infatti, come tutte le altre carte regionali, con l'avanzata del gaming online, anche quelle lombarde hanno dovuto cedere il passo a quelle più popolari, come ad esempio le carte francesi, diffusissime grazie a giochi come il poker o scala 40. Nel resto d’Italia fanno invece eccezione le carte napoletane, utilizzate nelle moderne piattaforme digitali. Chi conosce le sale da gioco virtuali o i bonus promozionali dei casinò sa bene che la tradizione delle carte di origine partenopea riscontra buona popolarità anche nel mondo dell'online, essendo presenti diversi giochi da fare con le tessere napoletane come scopa, briscola e tressette. Le carte lombarde, a differenza di quelle napoletane che sono di tipo spagnolo, sono di tipo “Italia Settentrionale” e le più conosciute sono quelle bergamasche, le carte bresciane e le carte milanesi. Ognuna con la sua peculiarità.

Le carte da gioco bergamasche
Le carte bergamasche seguono le caratteristiche tipiche del mazzo di carte “italiano”, con 40 tessere e quattro semi divisi in bastoni, denari, coppe e spade. La peculiarità di questo mazzo di carte sta nei dettagli. Infatti, ad esempio le figure (fanta, cavallo e re), sono illustrate a due teste su piano orizzontale e presentano un ricamo interno al bordo come fregio. Sull’asso di bastoni, inoltre, vi è “inciso” il motto “vincerai” mentre l’emblema della famiglia Sforza viene illustrato orgogliosamente sull’asso di coppe. Ancora l’asso, quello di denari in questo caso anche se nelle carte bergamasche vengono chiamati ori, è stato scelto per essere differente dalle altre carte con un disegno che richiama un grande cerchio giallo e arancione.

Le carte da gioco bresciane
Altra tipologia di carte lombarde sono quelle bresciane. E questa volta con una particolarità unica nel suo genere. Le carte bresciane, infatti, sono composte da 52 tessere anziché 40 poiché questo mazzo era, ed è, utilizzato specialmente per giocare ad un gioco tipico della realtà locale: la cicera bigia. Rispetto a un mazzo classico, infatti, sono presenti le carte a valore numerico dell’8, 9 e dieci, in aggiunta alla “donna”, al “cavallo” e al “re”. Naturalmente per poter utilizzare questo mazzo per i giochi tipici della tradizione italiana basta scartare le carte dall'otto al dieci e utilizzare le figure.

Le carte da gioco milanesi
A chiudere l’elenco dei mazzi di carte della tradizione lombarda ci sono le carte milanesi, le uniche, tra le tre, ad essere di derivazione francese. Perciò qui i semi sono divisi in cuori, picche, quadri e fiori ma il numero di tessere resta fisso a 40. Particolarità è riscontrabile nelle figure, disegnate a mezzo busto orizzontale, e la forma e la dimensione delle stesse tessere. Rispetto alle altre diffuse sul territorio, quelle milanesi sono molto più strette del normale e con una forma un po’ più allungata. Inoltre il fante di fiori porta sul petto un’illustrazione del biscione visconteo, simbolo immortale della città di Milano.

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