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giovedì 28 marzo 2024 | ore 20:37

Auditorium: tutto da rifare

Qualche giorno fa, la comunicazione di 'Instabile Quick' (gestore della struttura) per informare che non riaprirà. Parla l'assessore Fusetti. L'intervento di Roberto Colombo.
Castano - L'Auditorium Paccagnini (Foto d'archivio)

Da una parte la comunicazione fatta direttamente all'assessore e al Comune, dall'altra anche quel messaggio che ha postato su Facebook. Auditorium Paccagnini... tutto da rifare. Già, perché nei giorni scorsi la compagnia teatrale 'Instabile Quick', attuale gestore della struttura di piazza XXV Aprile, ha ufficializzato che non proseguirà il suo percorso all'interno del centro di produzione culturale di Castano. "Dopo questa lunga pausa che ci ha costretti alla chiusura forzata dei luoghi di cultura, tra i quali, appunto, l’Auditorium, eccoci a ringraziare tutte le persone che hanno creduto nel progetto di riapertura, iniziato a gennaio del 2016 - si legge nel post - Vogliamo ringraziare l’Amministrazione Comunale e in particolare l’ufficio cultura e l’assessore Luca Fusetti che ci sono sempre stati vicini; quelli che hanno lavorato per l’Auditorium, in particolare chi con tanta professionalità ha gestito la buvette, Claudia e suo marito Salvatore; chi ha trovato insieme a noi casa all’interno dell’Auditorium, come la scuola di danza Tersicore, e gli spettatori. È arrivato, però, il momento di salutarvi; non saremo noi, infatti, ad aprire di nuovo". Un vero e proprio addio, insomma, che porta con sé, inevitabilmente, una serie di interrogativi sul presente e sul futuro. "Della situazione siamo stati informati qualche tempo fa - commenta l'assessore Fusetti - In qualità di amministratore comunale, però, ho aspettato a rendere nota la decisione, perché ad oggi ci sono atti e procedure da rispettare e gli uffici stanno provvedendo a verificare i termini della convenzione per capire come procedere nel migliore dei modi. Se, poi, mi chiedete quale sia la nostra posizione come Amministrazione, siamo sempre stati chiari nel ribadire la soddisfazione per i risultati, comunque, raggiunti. Non dimentichiamoci, infatti, che una simile organizzazione ci ha permesso di tenere viva la struttura (gli spettacoli sono aumentati rispetto agli anni precedenti e siamo passati da una realtà, funzionante solo in determinati momenti, ad una aperta quasi ogni giorno e dove hanno trovato un punto di riferimento alcune associazioni), assieme al fatto che la compagnia, accollandosi le spese di gestione, ha consentito un significativo risparmio a livello di Comune (15-20 mila euro circa fissi). Appena tutte le procedure saranno espletate, dunque, faremo un nuovo bando, così da essere pronti per i prossimi mesi". Ma se queste, alla fine, sono state le dichiarazioni dell'assessore, ecco, contemporaneamente, anche le richieste di chiarimento da parte delle opposizioni in consiglio comunale e, in particolar modo, del consigliere Roberto Colombo (in rappresentanza di 'Castano di Centrodestra', che comprende al suo interno Forza Italia e Fratelli d'Italia): "Non ci si può credere - afferma - Pochi mesi fa, avevamo chiesto spiegazioni riguardo l'Auditorium, evidenziando (era sotto gli occhi di tutti, ma non di chi ci amministra) che la gestione era fallimentare e che occorreva un intervento sinergico per un rilancio; udite bene (noi, quelli cattivi e sempre e solo pronti a criticare e mai a proporre), avevamo teso una mano e chiesto di pensare assieme a quali risorse mettere in campo. La risposta nella sostanza è stata: è tutto ok, ci pensiamo noi, con l’assessore che ha snocciolato numeri e rassicurato la massima assise cittadina. Oggi, però, poco tempo dopo questa tragicomica risposta e a soli quattro anni dall’avvio del progetto (con 6 anni di anticipo) il gestore saluta tutti e dice che non riaprirà i battenti grazie all’alibi del COVID-19. L’amministrazione non sapeva nulla e non ha fatto sapere nulla; temiamo che non sappia nemmeno cosa fare, ora, con i cocci in mano. Due domande, allora, ci sorgono spontanee: la popolazione che ha pagato l’abbonamento per l’intera stagione cosa farà? chi li risarcirà? Soprattutto, che ne sarà di questa struttura e in che condizioni ci verrà restituita? L'assessore Fusetti dovrebbe dimettersi per aver taciuto questo fallimento e per aver nascosto la realtà dei fatti alla cittadinanza ed al consiglio comunale, nonostante la specifica domanda rivoltagli (e, aggiungerei, con l’aggravante di aver pure rifiutato un’offerta di collaborazione)".

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