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mercoledì 06 novembre 2024 | ore 10:03

Ora Palazzo Taverna è degli arconatesi

A dare la notizia è stato il sindaco, Senatore Mario Mantovani
Arconate - Il sindaco, Senatore Mantovani

Davvero due belle notizie. Che il Primo cittadino di Arconate, il Senatore Mario Mantovani, ha dato ai suoi concittadini proprio nei giorni scorsi, nel corso di un incontro per lo scambio degli auguri di Pasqua. Durante l’appuntamento conviviale, il Sindaco ha infatti annunciato agli Arconatesi che, finalmente, Palazzo Taverna è di proprietà degli Arconatesi. “Si pone così – ha detto Mantovani – la parola ‘fine’ ad un’annosa vicenda, costata moltissimo alle casse comunali per le spese legali, una pagina di storia politica di cui il nostro paese avrebbe fatto volentieri a meno”. Per dare un quadro della situazione, va detto che si tratta di una questione ventennale, che ha avuto inizio nel 1989, quando l’allora sindaco Piercarlo Maggiolini decise di espropriare una casa di proprietà privata contro il parere della proprietà stessa e avviando, con una legge impropria, un’occupazione d’urgenza. Nell’autunno del 1991, sempre Maggiolini, irruppe nell’edificio, tramite Polizia e Carabinieri, alle 5 del mattino, stante l’urgenza di realizzare una Biblioteca, sbattendo per strada le persone che vi dimoravano. Nel tempo, la proprietà espropriata è ricorsa in giudizio (con dodici ricorsi) ed il Comune ha affidato l’incarico di difesa ad un legale sborsando oltre 100mila euro. E mentre la giustizia faceva il suo corso, nel 1993 la Giunta Maggiolini investì prima 108mila euro poi altri 143mila euro per il secondo lotto di lavori su un immobile non di proprietà comunale. Spesi soldi pubblici anche nel 1996/’97, con un nuovo appalto di ristrutturazione da 898mila euro. “A tutto ciò si aggiunga il fatto che, durante i lavori di ristrutturazione, è scomparso un camino in marmo settecentesco a conchiglia, è stata abbattuta una scala storica, sono spariti tutti i gradini in pietra ed il tetto ligneo è stato sostituito con una corea in cemento armato provocando problemi di stabilità all’interno dell’edificio. Senza tralasciare il fatto che le parti originali sono state completamente sostituite”. “Insomma – sottolinea Mantovani – un restauro distruttivo, segno della peggior incultura amministrativa dell’Arconate di allora, costato ai cittadini quasi 3 miliardi di vecchie lire. Oggi, finalmente, si volta pagina e si guarda avanti per far sì che, come è nelle intenzioni della nostra Amministrazione, Palazzo Taverna diventi la ‘casa’ di tutti gli Arconatesi, ovvero la futura sede del Municipio”. Altra lieta notizia per gli Arconatesi è che il Liceo d’Arconate e d’Europa, ‘fiore all’occhiello’ del paese, inaugurato nel settembre del 2002 e che oggi conta ben 211 alunni, non dipenderà più, dal prossimo anno scolastico 2010-2011,dall’Istituto di Istruzione Superiore di Inveruno ma sarà creato un nuovo Istituto comprendente, oltre al Liceo, le scuole primarie di Arconate, le medie di Arconate e Buscate con un proprio preside e propria segreteria, che troveranno sede in Arconate.

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