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venerdì 19 aprile 2024 | ore 19:36

Dieci 'eroine' contemporanee

Valorose, coraggiose, indomite: sono 10 donne contemporanee, 10 viaggiatrici che hanno spostato i confini della storia e dei pregiudizi. Scopriamole più da vicino.
Solo cose belle - Donne (Foto internet)

Donne non comuni, donne coraggiose, donne studiose, donne che hanno rivoluzionato la scienza, donne che non hanno (avuto) paura di andare fino in fondo. Sulla scia del successo delle 'bambine ribelli', in occasione della Festa della Donna, insieme a Virail, il metamotore che compara tutte le soluzioni di viaggio, vi offriamo l'occasione di conoscere e raccontare alle vostre figlie altre dieci incredibili storie.
Dal fondo degli abissi con Sylvia Earle allo spazio profondo con Samantha Cristoforetti, tra i cieli con Bessie Coleman e le onde del mare con Laura Dekker, ecco 10 viaggiatrici dell’era contemporanea che si sono distinte con imprese straordinarie. Intrepide, curiose e coraggiose, hanno dedicato la loro vita ai viaggi e all’avventura, sfidando i limiti naturali e sociali per raggiungere anche i luoghi più reconditi della Terra. Conosciamole insieme.

Bessie Coleman (1892 – 1926): aviatrice, USA
Prima afroamericana a conseguire una licenza di pilota internazionale, l’aviatrice statunitense Elizabeth “Bessie” Coleman, dopo aver ottenuto il brevetto da pilota in Francia, si scontrò negli Stati Uniti con la società segregazionista degli anni Venti, che rifiutò di ammetterla nelle compagnie di volo. Creò quindi un suo show di stunt aerei per poter finanziare la prima scuola di pilotaggio per neri. Purtroppo morì nel 1926, sbalzata fuori dall’aereo durante un’esibizione, non riuscendo a realizzare il suo sogno: divenne tuttavia d’ispirazione per una generazione di uomini e donne afroamericani.
Ella Maillart (1903 – 1997): avventuriera e fotografa, Svizzera
Considerata una delle più grandi viaggiatrici del XX secolo, la svizzera Ella Maillart ha trascorso la sua vita esplorando il mondo: ha attraversato nel ‘32 le steppe del remoto Turkestan (le attuali repubbliche degli Urali), per toccare con mano gli effetti della rivoluzione russa e nel 1939 ha raggiunto Kabul partendo da Ginevra, guidando una Ford cabriolet. I diari di questi viaggi sono diventati dei classici della letteratura d’avventura. Inoltre è stata anche una grande sportiva: sciatrice professionista, velista e capitana della nazionale svizzera di hockey su prato.
Sylvia Earle (1935): oceanografa, Usa
Una vera e propria viaggiatrice degli abissi: l’oceanografa statunitense Sylvia Earle non soltanto ha collezionato oltre 6 mila ore di immersioni, ma ha stabilito il record di immersione in solitaria dentro al sommergibile Deep Diver, toccando i 1.000 metri di profondità nelle acque delle Bahamas, e quello per la massima profondità raggiunta da un essere umano senza l'ausilio di un sommergibile, camminando sul fondo marino a una profondità di 381 metri nelle acque dell'isola di Oahu, nelle Hawaii. I suoi studi le sono valsi 15 lauree ad honorem.
Junko Tabei (1939 – 2016): scalatrice, Giappone
Scalare le montagne? Cosa da uomini, per l’opinione comune in Giappone negli anni Settanta, secondo cui le donne avrebbero dovuto limitarsi ad accudire la casa e i figli. Non la pensava così Junko Tabei che, dopo aver fondato fondato il “Ladies Climbing Club”, è entrata nella storia compiendo la prima ascensione femminile nel 1975 dell’Everest e nel 1981 dello Shisha Panama. La passione per le montagne l’ha portata a completare l’ascesa delle Seven Summit, le montagne più alte per ciascuno dei sette continenti.
Rosie Swale-Pope (1946): maratoneta, Gran Bretagna
Una vita di corsa, quella di Rosie Swale-Pope, che a 72 anni non ha ancora appeso le scarpette (da ginnastica) al chiodo. Dopo aver navigato nell’Atlantico in solitaria, attraversato il Sud America a cavallo e partecipato a numerose ultra-marathon, Rosie ha dato il via alla sua più grande avventura: un viaggio intorno al mondo di corsa, per raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro alla prostata. Trainando un carrellino con dentro il necessario per sopravvivere, è partita dalla sua casa gallese nell’ottobre del 2003, all’età di 57 anni, e ha smesso di correre nell’agosto del 2008, dopo aver macinato 32 mila km e consumato le suole di 53 paia di scarpe.
Marie Colvin (1956 – 2012): reporter di guerra, USA
Tratto distintivo di Marie Colvin, universalmente riconosciuta come uno dei migliori reporter dal fronte dell’era contemporanea, è senza dubbio la benda da pirata con cui per anni ha coperto il suo occhio sinistro, ferito in seguito a un’esplosione. Un episodio che non le impedì di viaggiare in Iraq, Afghanistan, Iran, Timor Est, Kosovo, Cecenia e Libia, sempre capace di mostrare, oltre al suo coraggio, la sua capacità nel mettere in parole le tragedie delle guerre da tutto il mondo. È scampata alla morte in diverse occasioni fino al 2012, quando è rimasta coinvolta in un raid aereo durante l’assedio di Homs in Siria.
Cristina Mittermeier (1966): fotografa, Messico
Avventuriera, scrittrice e fotografa, la messicana Cristina Mittermeier racconta che a trasmetterle la passione per i viaggi sono stati i libri di Emilio Salgari. In compagnia del marito, Cristina ha viaggiato ed esplorato oltre 100 Paesi, dall’Etiopia alla Papua Nuova Guinea passando per la Groenlandia, per testimoniare attraverso le sue foto la meraviglia della natura e la cultura delle popolazioni indigene. È la fondatrice di Sea Legacy, associazione no profit che si batte per la salvaguardia degli oceani, e circa 10 mesi l’anno è in viaggio per il mondo.
Yaneth Alvarez (1968): motociclista, Colombia
Una moto, un casco colorato e un messaggio da portare ovunque: è Yaneth Alvarez, una biker colombiana che gira il mondo da sola in sella alla sua moto, per lottare contro la violenza sulle donne. Sin da piccola Yaneth è stata vittima di abusi e violenza e soltanto nel 2014, sostenuta dal figlio, è riuscita a denunciare pubblicamente tutto il male subìto. Ha quindi deciso di partire in sella alla sua moto per compiere un viaggio pieno di speranza con l’obiettivo di sensibilizzare e sostenere tutte le donne vittime di violenza.
Samantha Cristoforetti (1977): astronauta, Italia
In Italia il suo nome fa ormai rima con “Spazio”: nel 2014 Samantha Cristoforetti è entrata nella storia come la prima astronauta donna italiana nello Spazio, partecipando alla missione Expedition 42/43, e l’astronauta donna con più ore di permanenza tra le stelle, avendo vissuto nella ISS (Stazione Spaziale Internazionale) per 199 giorni. Al suo ritorno, le è stata dedicata una Barbie-Astronauta. Senza ombra di dubbio ha viaggiato più lontano di chiunque altro!
Laura Dekker (1995): velista, Olanda
Nata a bordo di una barca, Laura Dekker non poteva che conquistare il primato di più giovane velista a circumnavigare il globo in solitaria: il giorno della partenza - 21 agosto 2010 – aveva solo 14 anni. In compagnia del padre ha navigato dall’Olanda fino a Gibilterra, dove ha avuto ufficialmente inizio il suo viaggio solitario, durato 518 giorni. La barca oggi è diventata una vera e propria casa per Laura, che ha raccontato la sua esperienza in un documentario e in un libro.

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