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venerdì 26 aprile 2024 | ore 17:11

"Mi hai rotto lo specchietto"

Due episodi di truffa segnalati anche a Castano Primo. La Polizia locale sta svolgendo tutti gli accertamenti e intanto lancia l'appello agli automobilisti.
Cronaca - Truffa dello specchietto (Foto internet)

La tecnica è sempre la stessa: un colpo allo specchietto per farlo richiudere oppure per mandarlo in frantumi e poi eccoli intimare alla vittima prescelta di fermarsi; così, mentre uno dei due malviventi resta in auto, pronto per la fuga, il complice scende e inscenando un diverbio verbale, chiede poche centinaia di euro come si dice “per chiudere lì la questione senza troppi problemi”, prima di risalire sul veicolo e allontanarsi in fretta e furia. La truffa dello specchietto, due casi sono stati segnalati anche a Castano Primo e subito, allora, sono partiti gli accertamenti da parte della Polizia locale, che sta vagliando tutti gli elementi fino a qui a disposizione per cercare di risalire agli autori degli episodi, lanciando contemporaneamente un appello alla massima attenzione e ad allertare immediatamente le forze dell’ordine. “Spesso gli automobilisti inconsapevoli sono convinti di avere provocato davvero l’incidente e per evitare di attivare l’assicurazione RCA preferiscono effettuare il risarcimento in contanti – si legge in una nota dei Vigili urbani castanesi – Da segnalare che i truffatori, nella maggior parte dei casi, scelgono la vittima solitamente quando è sola in auto, preferendo per il loro raggiro donne, anziani o neopatentati. In uno dei due casi accaduti qui da noi, lo stesso automobilista ha riferito di avere ricevuto una richiesta di 120 euro, ma successivamente, aprendo il portafogli consegnava una quarantina di euro (quello che in quel momento aveva con sé) ai malviventi, un uomo e una donna di circa 40 anni che si sono dileguati a bordo di un’utilitaria scura. Fate, dunque, attenzione e se vi dovesse capitare di imbattervi in situazioni simili, restate chiusi sul vostro mezzo e chiamate il 112 o il comando di Polizia locale, comunicando, oltre ai dati necessari, anche il luogo, la targa e la descrizione dei presunti malfattori, al fine di una successiva identificazione”.

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