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venerdì 29 marzo 2024 | ore 14:33

"Povera scuola. Sold out"

Dal 'Gazzettino di Castano Primo' (informatore della Lega Nord) un articolo sul plesso scolastico di via Giolitti e sulla situazione per l'anno 2018 - 2019. Cosa succederà?
Scuola - Alunni in classe (Foto internet)

"Povera scuola"... inizia così uno degli articoli sul 'Gazzettino di Castano Primo' (l'informatore a cura della sezione cittadina della Lega Nord). E neanche a dirlo, al centro dell'attenzione c'è appunto il plesso di via Giolitti. "E poveri studenti! Si, perchè dopo l'aula di vetro ricavata nell'androne (o porticato?) dell'istituto - proseguono - per l'anno prossimo ci attende una soluzione ancora più disagiata". Quali sono i fatti? "Semplice - Tutto parte dalla scellerata idea dell'Amministrazione di costruire una scuola dell'Infanzia statale nonostante a Castano non se ne ravvisasse la necessità, dato che le due scuole dell'Ente Morale avevano ed hanno sempre soddisfatto le richieste e la laicità delle famiglie. Per fare posto, quindi, alla suddetta scuola, il dirigente scolastico aveva dovuto cedere parte degli spazi prima a sua disposizione per la normale gestione della Primaria e della Secondaria. Sebbene le nascite siano in costante calo, gli immigrati in età scolare, invece, aumentano, dettando la necessità di ampliare il numero delle classi. Se a questo si aggiunge che anche gli alunni affetti da disabilità sono in aumento a Castano, lo stesso dirigente si troverà di fronte ad una scelta per l'anno 2018/2019 molto difficile". Nello specifico, i bimbi con disabilità andranno inseriti nel migliore dei modi nella scuola Secondaria (anche a livello logistico - legislativo)... "Con conseguente creazione di nuove sezioni; ma l'edificio non dispone purtroppo di alcuno spazio libero. Cosa succederà? Impensabile, oltre che impossibile, l'idea di una nuova scuola (non ci sono né il tempo nè i soldi); quindi è ragionevole ipotizzare che alcuni studenti finiranno in qualche sorta di container nel cortile. Può il dirigente scolastico sperare che diversi alunni scelgano di frequentare le scuole fuori paese per evitare tutto ciò? A voi, gente di buon senso, la risposta".

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