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giovedì 25 aprile 2024 | ore 04:15

La 37^ Fiaccolata è arrivata in paese

Il gruppo di tedofori, partito da Ettal in Germania, è stato accolto presso la comunità nosatese lo scorso sabato sera. 540 i chilometri percorsi e tante le emozioni.
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540 chilometri di sudore, fatica, condivisione, sorrisi, emozioni e divertimento: tutto questo e molto alto è stata la 37esima edizione della Fiaccolata Nosatese, storica manifestazione cittadina organizzata oggi dall'omonima associazione. La luce della fiaccola è stata accesa quest'anno all'abbazia benedettina di Ettal, in Baviera, Germania, ed è stata poi portata tra le montagne dai 25 tedofori di Nosate. Il gruppo ha visitato luoghi pieni di fascino, come Merano, Bormio e il Lago di Como, ma anche densi di significati e di fatica, come il Passo del Rombo (2.474 metri di altitudine) e il Passo dello Stelvio (2.757 metri). Proprio quest'ultima cima è stata di ispirazione per la scelta del colore della maglietta di questa edizione, rosa in omaggio al centenario del Giro d'Italia, che ha nello Stelvio proprio la sua cima Coppi. E, dopo aver affrontato insieme questi meravigliosi ostacoli, la Fiaccolata è arrivata a Nosate sabato sera per salutare la comunità e portare testimonianza della settimana densa di significati ed emozioni appena conclusa. I 25 tedofori, raggiunti il venerdì sera da altri 3 elementi che non hanno potuto partecipare all'intera settimana, ma che non si sono persi l'occasione di dare il loro seppur minimo contributo, hanno avuto anche la possibilità di visitare il birrificio dei monaci trappisti e di degustare il loro 'pane liquido', la birra, che i monaci stessi hanno il permesso di consumare anche durante la Quaresima per speciale dispensa storica papale. Ottuagenario il più vecchio, nove anni la più giovane, i partecipanti alla Fiaccolata Nosatese sono stati accompagnati nel cammino da don Valerio, ex parroco del paese, che è stato insieme a loro fino alla giornata di giovedì. Nella preghiera collettiva di benedizione e ringraziamento, celebrata da don Giuseppe, a cui è seguito un momento di festa organizzato non solo per i tedofori, ma anche per tutti i nosatesi intervenuti, il sacerdote ha invitato tutti i partecipanti a non lasciare la luce che hanno portato da Ettal a Nosate, a tenerla con sè. Si tratta, senz'altro, di un'esperienza unica, che sempre più ragazzi scelgono di vivere, però anche di una bella tradizione tenuta viva da un'associazione più che mai attiva sul territorio. E tra una fetta di pizza e una di tiramisù, tra i tedofori si è già cominciato a parlare della meta della 38esima edizione: non vediamo l'ora di un'altra Fiaccolata Nosatese!

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