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mercoledì 01 maggio 2024 | ore 02:56

"Moschea, basta prese in giro"

Lavori in via Friuli. La moschea continua a tenere banco in città. Ieri mattina la Lega Nord ha organizzato un presidio in piazza XXV Aprile. Diversi castanesi presenti.
Castano Primo - Gazebo della Lega Nord in piazza XXV Aprile

La gente arriva un po’ alla volta: giovani, adulti, pensionati e famiglie. C’è chi vuole firmare quel referendum (si o no) e chi, invece, è lì per chiedere spiegazioni, delucidazioni e chiarimenti. Perché la moschea è certamente uno dei temi caldi di questo periodo; l’argomento che più di tutti sta tenendo banco in città. Moschea sì o no, dunque, ma non è soltanto se la si vuole o meno a Castano e se si farà, bensì cosa c’è dietro i lavori che si stanno compiendo in alcuni stabili di via Friuli dove c’è il ritrovo della comunità pakistana. “Basta bugie! Basta prendere in giro i castanesi”. La voce è quella della Lega Nord. Parole chiare e precise, accompagnate da quel messaggio ‘Stop moschea’ che ormai da mesi stanno continuando a ribadire e che ha fatto di nuovo capolino anche ieri mattina al gazebo organizzato dal Carroccio in piazza XXV Aprile. “Nel Consiglio comunale del 21 novembre 2105, come Lega abbiamo presentato un’interpellanza chiedendo se, come e con quali risultati si è proceduto alla verifica del rispetto delle norme urbanistiche e igienico – sanitarie delle sedi di associazioni di matrice islamica riconosciute sul territorio di Castano – spiegano – La risposta era stata che tutto è sotto controllo. Peccato che oggi la situazione è ben diversa da come ce l’hanno descritta. Dopo una dichiarazione del sindaco su un giornale locale, dove si mostrava favorevole alla costruzione di moschee nel nostro comune, infatti, a giugno abbiamo deciso di tutelare i cittadini proponendo un nostro referendum sull’eventuale costruzione appunto di una moschea a Castano. Rispondendo alla nostra iniziativa il primo cittadino cerca di insabbiare tutta questione, smentendo in maniera molto vaga la notizia di una imminente realizzazione di una simile realtà. Il nostro ‘terrorismo psicologico’ però smuove dubbi nella popolazione che comincia ad interessarsi all’argomento”. E così ecco che chi vive in via Friuli e nelle zone attorno si attiva scrivendo una lettera (firmata dagli stessi residenti) indirizzata al sindaco e all’Amministrazione comunale per spiegare la situazione che stanno vivendo e chiedere risposte e chiarimenti. “Il primo cittadino continua a raccontare falsità ai castanesi – continuano dalla Lega Nord – Leggete il cartello di cantiere comparso: il permesso di costruire risale, infatti, al 2015. Tutto ciò, quindi, ci porta ad un riflessione puramente tecnica: Regione Lombardia con apposita legge del 3 febbraio dello stesso anno vieta la realizzazione di qualunque area e attrezzatura religiosa e luoghi di culto senza distinzione alcuna. Bene, il permesso è successivo a questa legge e di conseguenza, venendo citata nella relazione di progetto una richiesta per edifici con destinazione d’uso ‘luogo di culto’ tale permesso non è regolare. Semplice ignoranza del sindaco oppure tentativo di aggirare le leggi? Sta di fatto che a pagarne le conseguenze sono sempre e soltanto i castanesi, mentre per tutti gli altri le regole non valgono. Senza dimenticare che per l’intera questione stiamo già pagando un professionista (1.459 euro) che trovi una soluzione. Come possiamo, allora, fidarci di un’Amministrazione che sostiene di non sapere che è in costruzione una moschea?”.

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