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martedì 16 aprile 2024 | ore 22:20

Gli italiani si riavvicinano al mattone

I dati dell'ufficio studi del gruppo Tecnocasa. Il mercato immobiliare, nel 2014, ha dato alcuni segnali concreti di ripresa. Vediamo più da vicino la situazione nel nostro Paese.
Immobiliare - Situazione mercato immobiliare (Foto internet)

"Caro vecchio mattone"... qualcosa forse si muove. "Finalmente!" - aggiungiamo noi. Il mercato immobiliare, nel 2014, infatti ha dato segnali concreti di ripresa, soprattutto dal lato delle transazioni. Gli ultimi dati dell’ufficio studi del gruppo Tecnocasa ci dicono, dunque, che c’è stato un incremento del 3,6%. Erano praticamente anni che non si vedeva un segno positivo davanti alle compravendite e questo trend potrebbe anticipare l’avvicinarsi della fine di un lungo periodo depressivo. Nello specifico, poi, va sottolineato che i prezzi sono ancora in ribasso, ma tutto ciò, unito alla ripresa dell’erogazione dei mutui, sta riavvicinando al mattone non solo tante famiglie, contemporaneamente anche diversi giovani in procinto di creare il proprio nucleo familiare. E pure gli investitori, per quanto gravati dalla pressione fiscale, vogliono cogliere nuovamente le opportunità che il mercato può offrire loro (sempre più persone, quindi, stanno cercando casa). I PREZZI - Il secondo semestre del 2014 registra prezzi ancora in disecsa che determinano una contrazione complessiva dei valori del 7,2%. Nelle grandi città la diminuzione nella seconda parte dell’anno scorso è stata del 4,2%, mentre nei capoluoghi di provincia del 4,6% e nell’hinterland delle grandi città del 3,4%. COMPRAVENDITE - A livello nazionale le compravendite residenziali nel 2014 sono state 417.524, con un aumento del 3,6% rispetto al 2013 (insomma, tutte le città della Penisola hanno mostrato volumi in aumento, eccezion fatta per Napoli, dove c’è stata una contrazione del - 3,7%; molto bene invece Bologna con un +18,5%, Genova +15% e Roma con +13,9%; infine Milano si attesta su un +5%). L’analisi delle compravendite, infine, evidenzia come il 77,2% ha comprato l’abitazione principale, il 6,6% la casa vacanza ed il 16,2% la casa ad uso investimento. E il 63,8% di chi ha acquistato casa ha un’età compresa tra 18 e 44 anni (in lieve aumento i cittadini sopra i 55 anni).

TIPOLOGIE E PREFERENZE DEGLI ACQUIRENTI

Dove si acquista e soprattutto cosa? L’analisi della domanda registra un aumento della concentrazione di trilocali e quattro locali, comfermando così una tendenza in atto da alcuni anni: ossia il ribasso dei prezzi spinge, quando possibile, verso l’acquisto della casa definitiva soprattutto se parliamo di abitazione principale. La tipologia più richiesta a livello nazionale è il trilocale, mentre il bilocale si conferma la casa più richiesta a Milano, Roma e Napoli. Infine, la disponibilità di spesa si concentra nella fascia di spesa più bassa, ovvero inferiore a 119 mila euro. Per quanto riguarda le caratteristiche dell’immobile, inoltre, prima scelta sono le tipologie in buono stato, con le soluzioni da ristrutturare che incontrano i favori tra chi ha intenzione di personalizzare l’abitazione e ha comunque una buona disponibilità di spesa. I TEMPI DI VENDITA - Altro dato significativo. Nelle grandi città si aggirano attorno ai 173 giorni, nell’hinterland sui 196 e nei capoluoghi a 184. I tempi di vendita più lunghi, poi, sono stati segnalati a Verona (203), Torino (191) e Genova (190); a Napoli, invece, i più brevi (139 giorni).

LOCAZIONI E FUTURO

Partiamo dai canoni di locazione che nelle grandi città nel 2014 hanno segnalato una contrazione dei valori del 3% per i bilocali e del 3,4% per i trilocali. Nei capoluoghi di provincia la diminuzione è stata rispettivamente del -2% e del -2,2%. Chi ha cercato una casa in affitto, poi, lo ha fatto nella maggioranza dei casi per scelta abitativa (58%), il 35,5% per motivi legati a trasferimento lavorativo e la restante parte è rappresentata da studenti che cambiano città appunto per studiare. Infine, i contratti: la tipologia maggiormente stipulata e quella a canone libero (72,8%), quindi il canone concordato (15,2%) e il transitorio (12%). E se questo, dunque, il presente, cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? “Nel 2015 la diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, l’offerta sul mercato ancora cospicua e il sentiment espresso dagli affiliati del nostro gruppo - dicono da Tecnocasa - ci fanno ritenere che i prezzi potranno chiudere tra -4% e -2%. Le compravendite, invece, aumenteranno ulteriormente per arrivare tra 430 e 440 mila. La stabilità dei prezzi potrebbe raggiungersi nel 2016 e confermarsi anche nel 2017”.

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