Nonostante i dati riguardo all’economia reale stentino a migliorare, una lieve crescita si riscontra nel settore del mercato immobiliare; i segnali positivi, seppur emersi con lentezza, sono stati confermati per tutto il secondo semestre 2013. Se durante la scorsa legislatura la tassazione si è concentrata sugli immobili (e sul loro valore come investimento), i recenti incentivi fiscali, mirati soprattutto alla ristrutturazione e alla riqualificazione energetica delle abitazioni, hanno dato respiro al mercato, permettendo così ai potenziali acquirenti di migliorare la nuova casa, sempre che l’acquisto sia stato conveniente. Ed è proprio il prezzo a essere “la variabile decisiva” e, complice la crisi, la consapevolezza di chi compra e di chi vende è aumentata: il primo ha capito che occorre possedere già una parte di capitale, dato che le banche sono più attente nel concedere mutui; il secondo invece ha ormai notato che la disponibilità di spesa si è progressivamente contratta e che occorre quindi ribassare i prezzi per vendere l’immobile nel minor tempo possibile. La contrazione della spesa ha inoltre avuto come conseguenza un incremento nella vendita dei trilocali, contrariamente a quanto accade nelle grandi città, come Milano, dove la maggioranza delle richieste si concentra sui bilocali. Nel 2014 i dati potrebbero riconfermarsi, se non migliorare, a condizione però di cambiamenti positivi riguardo all’attuale situazione economica.

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