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venerdì 03 maggio 2024 | ore 19:33

Thohir - Inter: "No, subito"

Cosa ne pensa l'ex dirigente nerazzurro, il turbighese Camillo Cedrati? "In questo momento non è la soluzione giusta. Spero di vedere ancora l'Inter italiana".
Turbigo - Camillo Cedrati

Più no che si, anzi… forse, di nuovo “no”. Perché, in fondo, non lo hanno mai convinto gli investitori stranieri, soprattutto quando si parla di calcio o di certi sport. E allora “Thohir oppure Moratti?” “Moratti, senza dubbio”. L’Inter indonesiana, insomma, per chi come il turbighese Camillo Cedrati (per oltre vent’anni nel consiglio di amministrazione e dirigente accompagnatore, appunto, della storica società di Milano) i colori nerazzurri ce li ha nel cuore praticamente da sempre, è qualcosa di insolito, inusuale, strano. “Non la vedo proprio – continua – Non sono contrario a priori a chi decide di entrare nel mondo del pallone, possa essere italiano o di qualsiasi altro stato, ritengo però che il calcio, è vero che ormai ai giorni nostri è un business a tutti gli effetti, però ci deve essere contemporaneamente una buona parte di passione e amore per la società e la maglia che si rappresenta. Della nuova realtà che vuole prendere l’Inter, sappiamo per ciò che abbiamo letto sui giornali o sentito nelle diverse trasmissioni sportive, è fondamentale, comunque, ragionare bene sul passo che si sta per compiere”. Un “no”, per ora, secco, dunque al tanto discusso cambio? “Adesso dico “no” – afferma il turbighese Cedrati – Così tutto d’un colpo, è questo che mi lascia perplesso. Sarei, invece, più per un inserimento graduale nell’organico, affinché ci sia modo di conoscersi meglio, approfondire determinate tematiche e situazioni, capire quale possa essere veramente il futuro e poi i diretti interessati potranno fare le necessarie valutazioni. Il mondo del pallone sta continuando a cambiare e ogni giorno diventa sempre più difficile”. E aggiunge: “L’ex presidente Ernesto Pellegrini ho letto oggi che avrebbe dichiarato di essere disposto ad aiutare Moratti – conclude – Vediamo che cosa succederà. Spero che ci siano altre persone disposte ad entrare in società, che l’Inter rimanga italiana”. Non resta, quindi, che attendere, intanto la stagione è quasi pronta a cominciare. Lei che di campionati ne ha vissuti parecchi, cosa ci dice del prossimo? “C’è una buona squadra, poi l’allenatore è molto preparato. Non dobbiamo pensare allo scudetto, stiamo lavorando per ricostruire e mi accontenterei di un terzo posto che significherebbe ritorno in Champions League”. Infine, il mercato: le altre realtà si rafforzano e fanno colpi, i nerazzurri sembrano fermi. “Manca ancora un mese alla fine delle sessione estiva”.

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