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lunedì 29 aprile 2024 | ore 10:58

Villa, non riesce anche la rivincita

Il derby tra l'MC Carnaghi Villa Cortese contro la Unendo Yamamay finisce 3-1 per le avversarie, che si rifanno della sconfitta alle semifinali di Coppa Italia.
Sport Locale - Altra battuta d'arresto per Villa Cortese (Foto d'archivio)

L’attesa è finita: Rondon, Garzaro, Folie, Bosetti, Klineman e Barun sono già in campo e, dopo il doveroso minuto di silenzio in onore di Petro Mennea, il derby comincia. Il secondo derby nel giro di una sola settimana, dopo quello ormai entrato negli annali dell’Mc Carnaghi come la partita perfetta, ovvero la semifinale di Coppa Italia. La competizione ha portato al Villa Cortese una sconfitta alquanto amara, ma bisogna rialzare la testa e affrontare il match al meglio. Le cortesine ci hanno dimostrato già in passato di saperlo fare. Il rumore è assordante: le due tifoserie, "armate fino ai denti" di striscioni e megafoni, non hanno intenzione di smettere di supportare le proprie eroine nemmeno per un minuto. L’esordio per Villa è davvero convincente, ma sappiamo che la Unendo Yamamay Busto Arsizio non è qui per scherzare, ma per giocare e bene: al primo tecnico il punteggio, equilibratissimo, è di 8-7. Ma al secondo tecnico è Busto ad essere avanti di due lunghezze. È una partita davvero appassionante: derby è sempre garanzia di ottimo livello tecnico e grande agonismo. Il set point per Busto (finisce 22-25) arriva per un errore di comunicazione tra Barun e Paris, e nonostante Chiappafreddo avesse chiamato time-out per tentare di ritardare la fine del set.
Villa parte col turbo anche nel secondo set: anche se questa squadra sembra aver fatto dei bei passi avanti a livello psicologico rispetto al "metodo Caprara", manca ancora l’incisività che serve per chiudere i punti importanti. Giulia Rondon è comunque in forma smagliante, e due sue finezze portano il Villa a ben più quattro al primo time-out tecnico. Sul 10-4 Parisi comincia a preoccuparsi e chiede di parlare con le proprie ragazze. Cosa che si ripete anche sul 13-5: quando l’Mc Carnaghi gioca come sa, fa davvero paura. Alle avversarie, ovviamente. Anche perché sabato scorso, in Coppa Italia, avevamo visto una Unendo Yamamay spenta e confusa, mentre oggi dall’altra parte della rete c’è una squadra in forma e davvero campionessa d’Italia. Il secondo tecnico arriva sul 16-7. Sul 20-8 il divario inizia a diventare quasi imbarazzante: Busto non riesce a costruire un gioco, tutti i palloni vengono murati, gli attacchi cortesini vanno sempre violentemente a segno. C’è una timida ripresa, ma finisce comunque 25-10. Il terzo set si apre molto più equilibrato e la Yamamay è più convinta di quello che sta facendo. Le squadre si rincorrono punto a punto e le bustocche non riescono mai ad allungare. Christina Bauer però comincia a fare male sul serio con i suoi attacchi e la Unendo Yamamay riesce a guadagnare qualche lunghezza approfittando dell’assenza di Rondon in palleggio (sostituita da Vilmarie Mojica). Primo set point per le bustocche annullato, ma il secondo va a segno: 23-25.
Anche il quarto set si apre all’insegna dell’equilibrio: entrambe le formazioni giocano bene e nessuna delle due riesce davvero a prevalere. Dopo il primo tecnico, però, le bustocche ingranano una marcia in più, a cui Villa Cortese tenta con tutte le forze di star dietro. Sull’11-15, Mauro Chiappafreddo inserisce Mojica e Malagurski al posto di Rondon e Barun. L’atmosfera si sta facendo piuttosto tesa, anche a causa di alcune decisioni arbitrali davvero molto opinabili a favore della squadra ospite. Al secondo tecnico, il punteggio è di 11-16. Ma nonostante tutto, nonostante anche l’arbitro contro, le cortesine non ci stanno a perdere così. La voglia di vincere è tanta, ma purtroppo non basta: dopo una mirabolante rimonta della formazione di casa, finisce 24-26, 1-3 per la Unendo Yamamay Busto Arsizio. Nonostante la sconfitta, che comunque arriva dalla capolista e matematica campionessa della regular season (attualmente la Unendo Yamamay è a +9 sulla seconda, la Foppapedretti Bergamo), l'Mc Carnaghi si dimostra una squadra solida, competitiva, anche se fa ancora fatica a sfruttare le occasioni di chiudere una volta per tutte il set. La cura di Chiappafreddo sembra efficacie: le ragazze giocano più rilassate e psicologicamente più serene, mettono grinta e cuore in quello che fanno. Mancano solo due partite per il Villa Cortese in questa Regular Season (contro la Rebecchi Nordmeccanica Piacenza il 30 marzo e Foppapedretti Bergamo in casa il 6 aprile): due big match, impegnativi, in cui la squadra non si può permettere errori se non vuole perdere il quarto posto in classifica. Ma il divario con le attuali campionesse d'Italia è assolutamente colmabile.

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