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venerdì 29 marzo 2024 | ore 11:42

Papillon e colori... clown dagli anziani

Gli studenti del Torno 'clown per caso e solidarietà': hanno fatto visita agli ospiti delle due case di riposo cittadine. Un momento di festa e coinvolgimento.
Castano Primo - Studenti 'clown' nelle due case di riposo

Nasi rossi, occhialoni, papillon giganti e i colori che si mischiavano insieme… clown per caso e per solidarietà. Da una parte la Colleoni, dall’altra la San Giuseppe: sono tornati nelle due case di riposo cittadine gli studenti della 4D e 4E del liceo delle scienze sociali dell’istituto d’istruzione superiore Torno di Castano Primo. Una visita speciale, tra giochi, animazione e divertimento con gli anziani ospiti. E non sono mancati i momenti di commozione, quando i nonni chiamando i ragazzi chiedevano di tornare presto a trovarli. Il gruppo “Torno Clown”, già attivo da alcuni anni nella scuola di piazzale Don Milani, è una delle realtà che rientrano nel “Progetto Volontariato”. Animato dal docente di educazione fisica, Michele Zanmarchi, ha l’obiettivo di promuovere il volontariato nei centri anziani e nelle strutture per disabili, sensibilizzando i nostri giovani. Allora, tutti di nuovo nelle due realtà castanesi, stavolta poco prima di Natale per festeggiare in compagnia queste festività. “Il progetto – spiegano dall’istituto – adesso proseguirà con incontri con la Protezione Civile, la Croce Azzurra e manifestazioni varie all’interno del percorso “Festival e Dintorni”, finanziato dal Centro Servizi Volontariato, che vede la partecipazione della cooperativa sociale Lule e di altre associazioni operanti sul territorio a sostegno, appunto, della disabilità”. “Tra i punti cardine come scuola – continua il dirigente scolastico, Luciano Marzorati – c’è il dare all’educazione alla convivenza civile e alla cittadinanza una dimensione il più possibile concreta, che vada al di là di semplici enunciazioni teoriche. Avvicinandosi al mondo del volontariato, gli studenti capiscono il significato di una solidarietà che passa dalle parole ai fatti, di un servizio alla società tanto più apprezzabile in quanto disinteressato, in cui la vera gratificazione è la soddisfazione di aver fatto qualcosa per gli altri”. “I ragazzi hanno fin da subito dimostrato grande responsabilità e disponibilità – conclude il professor Zanmarchi – Ognuno di loro si sta, infatti, muovendo per mettere in pratica quanto appreso anche negli oratori e nei centri di aggregazione giovanile che quotidianamente frequentano”.

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