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sabato 27 aprile 2024 | ore 06:52

"Accertare reati penali". E presenta un'interrogazione

Il Presidente della I Commissione Bilancio della Regione, Fabrizio Cecchetti, interviene sugli alimenti scaduto rinvenuti in un capannone a Cornaredo.
Politica - Fabrizio Cecchetti

Sul ritrovamento da parte della Polizia locale di un deposito a Cornaredo, contenente un’ingente quantità di prodotti avariati, è intervenuto il Presidente della I Commissione Bilancio di Regione Lombardia, Fabrizio Cecchetti, con la presentazione di una interrogazione in Consiglio Regionale.

“Ciò che è stato rinvenuto dentro un capannone a Cornaredo, grazie agli accertamenti della polizia locale - spiega Cecchetti – è preoccupante. L’immobile risulta di proprietà di un imprenditore cinese operante nell’import export di prodotti provenienti dalla Cina e al suo interno sono stati trovati ben 37 bancali, contenenti oltre 100 tonnellate di merce scaduta, fra cui latticini, pesce, carne, biscotti ed altro ancora. Quello che lascia più perplessi però, riguarda il ritrovamento, oltre della merce scaduta, anche di centinaia di contenitori vuoti, recanti date di scadenze prossime e o addirittura lontane nel tempo. A questo punto viene da chiedersi come sia possibile stampare etichette con relative scadenze su sacchetti che ancora non contengono nessun prodotto; la domanda è lecita soprattutto considerando di avere a che fare con un’impresa che si occupa solo dell’importazione e non della produzione dei prodotti. Oltre all’illecito amministrativo riscontrato, dovuto al fatto che agli atti il capannone sarebbe dovuto essere vuoto, non esistono prove sulla somministrazione degli alimenti scaduti, rilevati però i numerosi punti oscuri sulla vicenda, ho ritenuto doveroso presentare un’interrogazione all’assessorato competente di Regione Lombardia. Anzitutto sarebbe auspicabile lo stoccaggio immediato degli alimenti scaduti: pare infatti che alcuni di questi siano scaduti dal 2005 e altri ancora persino dal 2001; è vergognoso che merce probabilmente avariata da 10 anni sia ancora in circolazione e rischi di finire sulle nostre tavole. Chiedo inoltre – conclude Cecchetti – quali siano le azioni che si intende adottare a tutela dell’igiene pubblica e se ci sia l’intenzione di trasferire il fascicolo degli accertamenti alla Procura della Repubblica per l’accertamento di eventuali reati penali.”

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