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venerdì 19 aprile 2024 | ore 04:08

"Studenti sempre più casalinghi"

Ha coniato un nuovo termine la dirigente scolastica dell’Istituto Einaudi di Magenta, Maria Grazia Pisoni, ed è quello di "studenti sempre più casalinghi". Un anno di 'Dad'.
Scuole - Didattica a distanza (Foto internet)

Ha coniato un nuovo termine la dirigente scolastica dell’Istituto Einaudi di Magenta, Maria Grazia Pisoni, ed è quello di "studenti sempre più casalinghi". Ad oltre un anno dall’avvio della didattica a distanza c’è preoccupazione perché il rischio è che i ragazzi si abituino a questo nuovo modo di fare lezione a distanza. “Studenti casalinghi”, ovvero assuefatti a considerare il le mura di casa il loro mondo. L’abbiamo incontrata l’altro giorno nel prestigioso istituto di via Mazenta nel quale si sono diplomati migliaia e migliaia di donne e uomini. Corridoi desolatamente vuoti. Pochi gli studenti impegnati, sono quelli che stanno svolgendo attività di laboratorio oppure i bisogni educativi speciali. Due sono le notizie. Una positiva, ovvero gli strumenti ci sono e anche all’avanguardia e l’istruzione che viene fornita è di ottimo livello. Alle Einaudi sono partiti subito con il piede giusto il 24 febbraio dello scorso anno. “Abbiamo attivato immediatamente le classi virtuali, quindi c’era già una certa dimestichezza da parte dei ragazzi – ha spiegato – hanno fatto scuola, perdendo però la possibilità di fare educazione. Ricordiamo che la didattica a distanza può essere integrativa, mai esclusiva. I ragazzi lo scorso anno l’hanno affrontata con spirito intraprendente perché era una cosa nuova. Oggi sono spossati perché manca tutta quella parte essenziale della scuola rappresentata dal contatto con i compagni e dal confronto con i docenti. Il loro modus vivendi è cambiato, sono sempre più casalinghi”. Il timore paventato dalla dirigente è che si farà fatica a ritornare a quello che si era e si faceva in passato. “Non sarà facile – dice – non sarà più come prima”. Dall’altra parte la dad ha permesso di sviluppare velocemente delle competenze in materia di utilizzo delle strumentazioni tecnologiche che altrimenti si sarebbero approfondite in un lasso di tempo molto più lungo. Gli studenti che frequentano i corsi dell’istituto Einaudi sono circa 1.040, ripartiti tra tecnico economico, tecnologico, liceo artistico figurativo e architettura e istituto professionale. “L’aspetto educativo è fondamentale per la crescita dei giovani – ha ribadito – ed è l’aspetto che è mancato”.

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