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venerdì 29 marzo 2024 | ore 07:48

"Messe, ma senza rischi"

Da questa settimana è possibile farlo. Ma che sia possibile non significa che sia sempre opportuno. Il messaggio di don Antonio Ferrario, di San Giorgio su Legnano.
Territorio - Messa (Foto internet)

Da questa settimana è possibile farlo. Ma che sia possibile non significa che sia sempre opportuno. Don Antonio Ferrario, parroco della chiesa della Beata Vergine Assunta di San Giorgio su Legnano, lo dice a chiare lettere nel suo bollettino: ci sono situazioni nelle quali partecipare alla Messa in presenza, a oggi, può rappresentare un fattore di rischio. Quindi, dice testualmente, per alcuni che versino in questa situazione di potenziale pericolo, "se dovessi dare un consiglio, consiglierei di continuare a partecipare alla Messa attraverso i mezzi della comunicazione nelle proprie case in sicurezza". E il ragionamento, chiosa, vale "Soprattutto per alcune categorie di persone che potrebbero essere a rischio". A loro rinnova il consiglio di continuare "senza problemi a celebrare l'Eucaristia in casa". Non si tratta, naturalmente, di un invito a disertare la chiesa, ma a frequentarla soltanto se vi siano le elementari condizioni di sicurezza. Condizioni su cui peraltro, a oggi, non vi è alcuno che possa mettere la mano sul fuoco. "Le disposizioni sono complesse e sotto alcuni aspetti onerose - spiega il parroco sangiorgese - soprattutto in termini di persone da coinvolgere nell'organizzazione. Non sono così sicuro che tutto sarà così ben fatto da evitare problemi di contagio". Non per sfiducia nei confronti di chi ha messo in moto l'imponente macchina organizzativa per disciplinare l'afflusso alla parrocchia e per gestirla poi sul piano della sanificazione, naturalmente, quanto per il fatto che il COVID-19 serpeggia ancora in modo subdolo e invisibile e quindi presenta intatto il suo potenziale d'insidia, sia pur se la curva dei contagi stia flettendo verso il basso. E dichiara così di fare appello al buon senso dei fedeli e di non assumersi alcuna responsabilità se, durante la funzione, si dovesse verificare qualche caso di contagio. Perché "a incontrarsi - aggiunge - per quanto si cerchi di fare le cose bene, c'è sempre un margine di pericolosità". Per coloro che desiderino assistere alla messa in presenza, in uno spazio riservato a un massimo di 120 persone, vi sarà peraltro la necessità di prenotarsi. Per ognuna delle messe prefestive e festive è stato predisposto un numero di riferimento da contattare per questo scopo: per quella prefestiva occorrerà chiamare le suore allo 0331/402174, per quella delle otto di domenica il 333/9249159, per quella delle 10.30, visibile anche in streaming, il 345-81.61.485 e infine per la funzione delle 17.30 il 347/1473073. "Lo so che è una "stranezza"- spiega il parroco sangiorgese alla comunità - ma così bisogna fare". Appunto per evitare che si creino quegli assembramenti nei quali il Coronavirus trova, purtroppo, terreno fertile per propagarsi.

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