Sono stati 125 i voti di scarto che hanno sancito la vittoria elettorale Filippo Fusè su Fabio Prina. Ma sono bastati perchè l'allora vicesindaco di Molla sia ora il nuovo primo cittadino di Mesero. "Ci davano per favoriti - commenta Filippo Fusè il giorno dopo la proclamazione - ma nonostante questo abbiamo avuto momenti davvero di forte emozioni per la vicinanza alla lista di Prina. In particolare in due seggi gli scarti erano davvero minimi, poi il seggio 3 è risultato per noi decisivo".  continua... »

"E' un risultato davvero eccezionale", queste le prime parole che ci commenta a mente fredda il ri-eletto sindaco di Marcallo con Casone Masimo Olivares. "Tutti si aspettavano un momento particolarmente difficile per il nostro movimento - ci spiega - invece posso dire che abbiamo lavorato davvero bene e la gente ha avuto il merito di riconoscercelo. I nostri cittadini hanno apprezzato quanto fatto fino ad ora e vogliono che continuiamo su questa strada, altri invece, nonostante toni molto aggressivi, si vede che hanno lavorato male in campagna elettorale...".  continua... »

Era l’ultimo atto pubblico da Sindaco e, forse, non poteva esserci conclusione più degna. Dopo anni di lavoro fianco a fianco tra le fila del consiglio comunale, il primo cittadino Maria Grazia Crotti ha voluto dedicare il nuovo Centro Sportivo inverunese alla memoria di ‘Luigino Garavaglia’. In una giornata bellissima, piena di gioia e festa per le gare  continua... »

Siamo il quarto Stato membro per importanza, occupiamo il dieci per cento dei seggi e siamo tra gli Stati fondatori: eppure tra l’Unione Europea e gli italiani sembra non scorrere buon sangue. Dal 2011 in poi, con l’avvento dei Governi ‘tecnici’, si è creata una grande diffidenza, se non ostilità verso i ‘tecnocrati’ e ‘burocrati’ di Bruxelles. Ma in realtà, a ben guardare, potremmo essere noi a far la voce grossa e dare le linee e le indicazioni di sviluppo all’Unione. Invece, spesso, molto spesso, lasciamo fare.  continua... »

Siamo il quarto Stato membro per importanza, occupiamo il dieci per cento dei seggi e siamo tra gli Stati fondatori: eppure tra l’Unione Europea e gli italiani sembra non scorrere buon sangue. Dal 2011 in poi, con l’avvento dei Governi ‘tecnici’, si è creata una grande diffidenza, se non ostilità verso i ‘tecnocrati’ e ‘burocrati’ di Bruxelles. Ma in realtà, a ben guardare, potremmo essere noi a far la voce grossa e dare le linee e le indicazioni di sviluppo all’Unione.  continua... »