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martedì 23 aprile 2024 | ore 09:33

Al posto del palazzo... verde?

Municipio, biblioteca e ora? Ora, il palazzo di via Gerli è inutilizzato. L'idea sulla quale si sta lavorando e, soprattutto, ragionando è quella di creara un'area verde.
San Giorgio su Legnano - Il sindaco Walter Cecchin (Foto internet)

Municipio, biblioteca e ora? Ora, il palazzo di via Gerli è inutilizzato, eppure di San Giorgio è uno storico biglietto da visita per l'elevata funzione sociale che gli è sempre stata assegnata. Ma se il suo passato è chiaro, cosa potrà fare da grande è ancora tutto da stabilire. Il progetto, per la verità, negli archivi del Comune è già bello e fatto ed è racchiuso in tre parole: nuovo asilo nido. E a dargli voce e intenzione fu l'ex giunta della Lega, allora ancora Nord, guidata dal sindaco Marzio Colombo. Adesso, però, l'inquilino principale di piazza 4 Novembre si chiama Walter Cecchin e, per quell'area, ha un'idea altrettanto precisa. Che, ci tiene a precisare, è "mia personale": creare un bello spazio di verde, modello 'Ragazzo della via Gluck' a percorso inverso, laddove ora vi è il palazzo potrebbe, sostiene, starci bene un'area lussureggiante omaggio all'ambiente e anche ulteriore opportunità di fruizione per chi voglia godersi un po' di frescura e tranquillità. Perché va bene l'ipotesi dell'asilo nido, dice il primo cittadino sangiorgese, ma non si possono lasciare impolverare nel cassetto due elementi non proprio di periferia. "Su quell'edificio - è il primo aspetto evidenziato da Cecchin - esiste un vincolo della Soprintendenza, sarebbe magari auspicabile che ce lo togliesse e così almeno si potrebbe cominciare a lavorare su un'ipotesi futura di destinazione". Il secondo aspetto prende per mano proprio l'idea dell'asilo nido, ma la invita a farsi da parte. Nulla di personale, specifica Cecchin, però "In paese esistono già due Nidi che funzionano benissimo, uno c'è addirittura da cent'anni, tenendo conto anche della dinamica demografica che caratterizza il nostro paese non ritengo molto opportuno creare una terza struttura di questo tipo". E, poi, al di là del discorso del possibile sovraffollamento dell'offerta a fronte di una domanda che tanto in orbita non si spinge, vi è anche l'aspetto economico. "Diciamo con chiarezza - prosegue Cecchin - che il Comune non disporrebbe in questo momento di risorse per sostenere un'operazione di riqualificazione di un edificio in quello stato, all'interno è praticamente tutto da rifare, ci sono diversi vetri rotti e, pertanto, la spesa da affrontare sarebbe non indifferente". E allora ecco l'idea di cui sopra: creare un grande prato verde. Sempre bussando alla porta del mondo della canzone, un'area "dove nascono speranze". Speranze di vedere finalmente dopo anni quello spazio di nuovo dotato di una precisa funzione sociale e strappato alle unghie di un sempre più urlante degrado.

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