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venerdì 29 marzo 2024 | ore 09:50

"Presepe, Vangelo domestico"

Papa Francesco: "Il presepe è un 'Vangelo domestico', significa letteralmente 'mangiatoia' e Betlemme 'casa del pane', per questo ha una senso ed è un momento per tutti".
Attualità - Presepe (Foto d'archivio)

Il presepe porta il Vangelo nei posti in cui si vive: nelle case, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze. È il senso profondo del presepe per la pace, per la famiglia, per cambiare la nostra vita, insieme all’esortazione a realizzarne uno nelle proprie abitazioni, al centro delle ultime catechesi di Papa Francesco all’Udienza generale in Aula Paolo VI. Fare il presepe è prima di tutto un modo semplice ma efficace per prepararsi al Natale che si avvicina, tanto che il Papa ricorda di essersi recato a Greccio, dove San Francesco realizzò il primo, e di aver scritto una Lettera sul suo significato. Il presepe richiama una cosa essenziale, cioè che Dio non è rimasto invisibile in cielo ma è venuto sulla Terra e si è fatto uomo. Fare il presepe è quindi “celebrare la vicinanza di Dio”: Dio sempre è stato vicino al suo popolo ma quando si è incarnato è stato “vicinissimo”, afferma il Papa. Non è infatti “un giudice distaccato” o un “signore lontano” ma è “Amore umile, disceso fino a noi”. Il Bambinello con le braccia aperte ricorda proprio che “Dio è venuto ad abbracciare la nostra umanità”. Per questo il Papa esorta a stare davanti al presepe per parlare al Signore delle persone e delle situazioni che abbiamo a cuore, per “fare con Lui il bilancio dell’anno che sta finendo”, condividere attese e preoccupazioni. La sua attualità coinvolge anche l’orizzonte della pace: il presepe è più che mai attuale, mentre ogni giorno si fabbricano nel mondo tante armi e tante immagini violente, che entrano negli occhi e induriscono il cuore. Il presepe è invece un’immagine artigianale di pace. Per questo è un Vangelo vivo. Nel presepe vengono proposte scene quotidiane: i pastori con le pecore, i fabbri che battono il ferro, i mugnai, a indicare che Dio viene “nella nostra vita concreta”. Quindi è importante fare un piccolo presepe a casa propria anche per ricordare che “Dio è venuto da noi”, “ci accompagna nella vita”, e quindi “nella vita di tutti i giorni”.

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