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venerdì 19 aprile 2024 | ore 21:42

Che bella Coppa!

Il Mondiale di Russia: c'era chi in tempi non sospetti diceva che sarebbe stata la competizione più bella, e in fondo aveva ragione. Peccato che l'Italia è a casa.
Il terzo tempo - Mondiali Russia 2018 (Foto internet)

C'era chi l'aveva già detto in tempi non sospetti: "Vedrete, sarà uno dei Mondiali più belli". E in fondo come dargli torto. Certo, qui non si parla di gioco o partite spettacolari (beh... quelle fino ad ora sono sinceramente mancate; chissà se arriveranno dopo la fase a gironi), stavolta il concetto di bellezza va oltre il campo. Provate anche solo per qualche minuto a collegarvi con uno stadio piuttosto che con un altro e guardate l'atmosfera che si respira fuori oppure sugli spalti: è una vera festa, tifosi di questa o quella nazionale assieme che mangiano, bevono, fanno cori, si scattano foto ricordo, si lasciano andare magari a qualche goliardico sfottò, ma finisce tutto lì e che si vinca o si perda, sono pronti comunque a farsi i complimenti opppure a rincuorarsi. L'atmosfera è qualcosa di particolare (alzi la mano chi un solo un mese fa ci avrebbe scomesso; non c'è stato un simile clima quattro anni fa in Brasile, terra di allegria e divertimento, figuriamoci se ciò avviene nella fredda Russia... quanti forse si saranno ripetuti in testa questa frase; e invece, dopo alcune settimane dal fischio d'inizio, dobbiamo ammettere che chi l'aveva predetto, aveva ragione). Fuori dal terreno di gioco, dunque, ma anche sul campo, si può trovare quel non so che di bello. Sarà l'incertezza, il fatto che non esiste un risultato scontato in partenza, che non c'è una nazionale tanto più forte delle altre. Usando una nota frase "Tutto può succedere" e lo hanno dimostrato certe squadre blasonate che hanno salutato il torneo con largo anticipo e certe formazioni meno famose che, al contrario, si sono qualificate per gli ottavi di finale. Quando la palla comincia a rotolare sull'erba, non si sa come possa davvero finire. Ogni sfida, insomma, è da 1, X o 2. Peccato solo che l'Italia non c'è... ci saremmo sicuramente divertiti.

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