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venerdì 29 marzo 2024 | ore 07:28

'MEI': tra musica, arte e foto

Il 23, 24 e 25 settembre il 'MEI' di Faenza, tra musica emergente italiana, arte e mostre fotografie. Intervista al patron Giordano Sangiorgi, alla scoperta dell'iniziativa.
Musica - Giordano Sangiorgi

Il 23, 24 e 25 settembre sono date molto importanti per la musica emergente italiana. Al via il MEI di Faenza. Non è solo musica perché il MEI ospiterà eventi d'arte e mostre fotografiche. Grande novità sarà il Festival del Giornalismo Musicale. E' previsto un confronto tra giornalisti e musicisti? Sara’ il prossimo step che fareno a Natale entro fine anno dopo la prima due giorni di Forum sul Giornalismo Musicale in Italia che ha gia’ riscosso l’adesione di piu’ di 100 giornalisti. Un vero e grande successo. Ancora una volta il MEI ha innovato e colto nel segno. Il Festival è dedicato interamente a Lucio Battisti. Grande pilastro della musica italiana e fonte di ispirazione per tantissimi artisti. C'è un motivo particolare per questa scelta? Perche’ e’ citatissimo dai giovani artisti emergenti che stanno rinnovando la scena musicale indipendente italiana. Si tratta di un artista scomparso 20 anni fa e di dischi di 40 anni fa e oltre. Teniamo che la vedova Battisti inoltre non fa alcun tipo di azione promozionale, ma proprio realmente nessuna. Significa che siamo di fronte al piu’ grande artista di musica popolare italiana che e’ riuscito ad arrivare nel cuore della terza generazione di musicisti e fan solo attraverso il tam tam del passaparola o meglio ancora del passacd , se non passa vinile allungato da qualche nonno, padre , zio o fratello maggiore. L’omaggio lo merita tutto, è il piu’ grande artista del Novecento italiano di musica popolare contemporanea a mio avviso. Indie e mainstream vanno di pari passo e di ampio spettro stilistico. Ma forse c'è un po' di confusione. Come può definire la musica indie? Per noi indie, da quando facciamo il MEI, è colui che decide di investire capitali propri, a forte rischio, in un progetto musicale originale, inedito e innovativo nel panorama della nuova musica italiana. Al di la’ del genere e dello stile. Certo privilegiamo gli artisti e le band di qualita’ ma cosa sia la qualita’, esclusi i brani trash tormentoni dell’estate, e’ un dibattito aperto che parte da mille punti di vista. Noi quest’anno emblematicamente la ritroviamo in Daniele Silvestri che festeggia con il suo concerto gratuito sabato 24 settembre in Piazza del Popolo i 20 anni del Mei e contemporanemante in Motta che come artista indipendente dell’anno suonera’ la stessa sera al Teatro Masini il suo splendido primo disco d’esordio, dopo la bella esperienza coi Criminal Jokers. La prima serata sarà dedicata al 'Liscio Indipendente'. Beh! E' una bella fetta di musica anche il liscio, fa parte del mainstream e forse si sta riprendendo i suoi spazi. Quali sono le aspettative per questa serata? Il Liscio Indipendente fa parte oggi a pieno titolo della musica glocal che cerca di contrastare il pop mainistream globale delle major, delle playlist on line delle grandi piattaforme e dei talent show. Per rispondere a questa deriva molti artisti della scena indipendente si strano riappropriando delle musiche migliori della loro terra e le ripropongono in chiave attuale per le nuove generazioni. E’ nata così la Notte del Liscio, che quest’anno abbiamo organizzato con grande successo di pubblico facendo incontrare orchestre del folklore romagnolo con artisti indipendenti, con le scuole di ballo e con gli artisti di musica popolare romagnoli, nazionali e internazionali, In questa rivoluzione nasce, cresce e si sviluppa Extraliscio, il progetto da Punk di Balera, di Mirco Mariani dei Saluti da Saturno e capo-orchestra di Vinicio Capossela, insieme aMOreno Il Biondo, leader del Grande Evento. Un mix che porta di nuovo il liscio in radio e i giovani a ballarlo contro l’egemonia melensa del pop e del rap mainistream italiano molto noiosi. Pensa che vi sono nomi oggi come l’Orchestrina di Molto Agevole guidata da Enrico Gabrielli che rilegge il miglior liscio degli anni 50 e 60 che non ha nulla da invidiare al jazz e allo swing dell’epoca ed e’ riuscito afare cantare Romagna Mia a Manuel Agnelli. E tantissimi altri ancora come Mr. Zombie, Dal Vangelo Secondo, Scaricatori di Portico , Quinzan e tanti altri ancora che riportano le piu’ giovani generazioni indie nelle aie e nella balera. Per il terzo anno il MEI premierà l'artista indipendente italiano di spicco. (2015 Basile e Iosonouncane e 2014 Mannarino). Quest'anno il PIMI SPECIALE 2016 sarà assegnato a Motta, fra l'altro anche vincitore della Targa Tenco Opera Prima 2016. Vincitore del PIVI 2016 è Calcutta. Come vi organizzate per la selezione degli artisti più rilevanti? Sono in mano a Federico Guglielmi e Fabrizio Galassi che si consultano con i colleghi e ogni anno insieme a noi individuano i migliori progetti dell’anno. Su Motta abbiamo gia’ detto, sul clip di Calcutta va segnalato il regista Francesco Lettieri veramente unico e bravo e che credo abbia tutte le potenzialita’ per diventare un grande regista del nuovo cinema italiano. Tra gli altri premi mi piace segnalare Voina Hen e Felix Lalu’ come band e artista emergente votata dai giornalisti giovani di Exit Well e colleghi e Ghali, come miglior rapper emergente. Come si vede un vero e proprio passaggio del testinome generazionale nella scena indie con la nuova generazione che prende saldamente il testimone al Nuovo Mei. A coronare i 20 anni del MEI ci sarà Daniele Silvestri in concerto. Questa scelta è relativa all'ultimo album di Silvestri, o al legame che c'è tra lui e il MEI? E’ una scelta emblematica che vuole rappresentare la crescita della musica indipendente e dei suoi artisti in questi 20 anni. Ai primi MEI un Daniele Silvestri gia’ noto ma ai suoi primi passi venne con il suo stand e la sua piccola etichetta discografica indipendente quando la musica indie rappresentava il 3% del mercato e non aveva ancora grandi nomi alla testa delle classfiche. Dopo 20 anni lacaarriera straordinaria di Danielee Silvestri è nota a tutti, il mercato indipendente in Italia vale il 26%, vi sono tantissimi noti che hanno costruito la nuova scena musicale italiana partendo dalle produzioni indipendenti presenti anche al MEI. Siamo lieti di avre dato il nostro contributo a questa crescita e a un piccolo pezzo di storia della musica italiana. Nuovo MEI 2016. Perché nuova edizione? Perche’ si chiude definitaivamenete il ciclo dei 20 anni del MEI,la prima edizione fu nel 1997 e dal prossimo anno si riparte da zero con un progetto totalmente nuovo e rinnovato tutto per le nuove generazioni che potrebbe essere totalmente rivoluzionato e cambiato nel nome, nel format, nel periodo, nei discorsi da fare, nei focus. Insomma il Mei chiude e apre il suo cantiere il Nuovo Mei per passare il testimone alle giovnai generazioni e restare come è nel suo DNA la kermesse della nuova musica emergente da sempre. Qual è la nota giusta e fondamentale per riuscire ad organizzare un evento così importante? La passione, sempre tanta, le risorse, sempre meno, le idee, sempre troppe, le collaborazione, sempre fondamentali, la competenza, alla base di tutto. Qual è il futuro della musica? Si gioca nell’on line e sui social, come un tempo sui cd, con la necessita’ inderogabile di conquistare spazi indipendenti su queste piattaforme multinazionali monopoliste globali che decino il destino della musica. Si gioca sui diritti facendo in modo che gli artisti indipendenti ed emergenti riscuotano tutti i loro diritti fino all’ultimo euro e si gioca sul live con sostegni, sgravi, sconti e incentivi a chi fa live e festival a fare della muisca originale , inedita e innovativa per il futuro della musica del nostro paese. Con quste basi rinnovate ci potra’ essere un futuro per la musica. Giordano Sangiorgi Patron del MEI: c'è qualcosa che ha voglia di dire in merito, che è stato tenuto un po' in 'sordina'? Che dietro a un grande lavoro come il MEI c’è sempre un grande lavoro di squadra a livello locale e a livello nazionale che purtroppo spesso emerge poco, per mancanza di spazi. Una rete di collaboratori attraverso la Rete dei Festival, AudioCoop e Aia, le nsotre associazion di rifermento con Francesco Galassi, Michele Lionello e Roberto Grossi, Giampiero Bigazzi e Luca Fornari, Tommaso Zanello e Poppy e tanti altri nomi e una squadra coesa a livello locale, tra gi operatori della Casa della Musica e dei club di Condens, permettono di portare a casa con il miglior risultato possibile una manifestazione che è di tutti, aperta e libera, piena di mille incastri da risolvere come unno straordinario puzzle musicale colorato. Ecco questo è il MEI.

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