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Tutto rientrato, ma in fondo ci aveva pensato davvero. Dopo Adriano Canziani della Lega Nord, anche il capogruppo di Forza Italia sui banchi delle minoranze, Franco Gaiara, era praticamente pronto a lasciare per sempre il suo incarico e il consiglio comunale. “Poi ci ho riflettuto bene e parlando con alcuni del mio gruppo ho deciso di proseguire – spiega lo stesso Gaiara – Per ora è così, vedremo cosa accadrà in futuro”. Disgusto, malcontento, delusione e arrabbiatura: si potrebbero racchiudere proprio in questi quattro aggettivi le motivazione che appunto stavano spingendo il capogruppo di Forza Italia a dire basta. “Sono anni ormai che vivo in prima persona la politica castanese – continua – Sono stato in Amministrazione (dal 2009 al 2014 durante il mandato del sindaco Franco Rudoni) e ho avuto modo di cimentarmi anche con l’esperienza delle opposizioni. Ma mai mi sono trovato di fronte ad una maggioranza e ad un primo cittadino simili. Le vedute e i punti di vista su questa o quella questione possono essere differenti, però un conto è il confronto, magari in alcuni casi dai toni accesi e vivaci, mentre qui stiamo parlando di una continua e grave mancanza di rispetto del sindaco Pignatiello e della sua squadra nei confronti delle minoranze. La giunta parla tanto di collaborazione e trasparenza, però quando è il momento veramente di metterle in pratica sono i primi a fare un passo indietro”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il consiglio comunale che aveva tra i punti all’ordine del giorno l’ormai nota vicenda del raduno nazionale di CasaPound in tensostruttura. “Non ci è stato permesso di discutere e affrontare davvero la questione – conclude”.
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