Mille chilometri andati. Metà viaggio, più o meno, e adesso ne restano, allora, altri mille per arrivare alla meta. Vanno (e veloci), insomma, Luca Sestito e il suo kayak, giorno dopo giorno sempre più vicini allo stretto di Gibilterra, per realizzare quel sogno che da tre anni era nei suoi pensieri. Dalla Liguria a Gibilterra appunto, completamente da solo, il viaggio dunque prosegue e in men che non si dica siamo ormai ad un mese di avventura (la partenza, infatti, il 14 agosto scorso).  continua... »

“Presto, correte, il sottopasso è completamento allagato e un automobilista è bloccato con la sua auto all’interno”. Non c’è tempo da perdere, insomma… “Forza, prendiamo tutte le attrezzature necessarie e andiamo”. Via, veloci, perché ogni minuto, ogni secondo, ogni singolo istante potrà essere decisivo e fondamentale. E in men che non si dica, allora, saranno sul posto.  continua... »

Gli amici tutti insieme, gli uni affianco agli altri. Gli abbracci, i sorrisi, ma soprattutto le tante, tantissime immagini che una ad una hanno fatto capolino in testa. Perché dietro a questo appuntamento c’era molto di più di una semplice e normale festa. I giorni dei ricordi, tre serate solo e soltanto per lui, per Flavio, il ‘Flaz’ (come lo chiamavano e lo conoscevano a Castano e nel territorio); lui che da settembre dell’anno scorso purtroppo non c’è più, volato via per sempre dopo un terribile incidente stradale mentre era in sella alla sua moto.  continua... »

Prosa, danza, musica, arte, cultura… in un mix praticamente perfetto. Dai più piccoli ai giovani e fino ad arrivare agli adulti, insomma, nessuno escluso. Allora su di nuovo il sipario, per quella che si preannuncia già una stagione davvero alla grande. E sono due: eh sì perché il secondo anno dell’auditorium Paccagnini di Castano (targato ‘Instabile Quick’) è ormai ai blocchi di partenza. Pronti via, dunque, con un programma pensato proprio per tutti.  continua... »

La forza del ricordo. Le immagini che, una ad una, torneranno a mischiarsi assieme diventando una cosa sola. E attorno gli abbracci, gli applausi e soprattutto quei calci al pallone che era una delle sue più grandi passioni. “Ciao Marco”, la voce risuonerà ancora una volta forte e chiara, là al campo dell’oratorio, perché il Tazza (così come Marco Tanzini, scomparso a soli 29 anni nel 2012 a causa di una grave malattia, era conosciuto) anche se oggi purtroppo non c’è più, è come se fosse sempre accanto a ciascuno di loro.  continua... »