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venerdì 19 aprile 2024 | ore 05:56

"Buon Natale" dal... mondo

Vivere le festività insieme, tra idee, tradizioni, ricordi e attività. Tre storie e racconti che arrivano dal mondo, tre Natali differenti: gli Stati Uniti d'America, l'Australia e il Togo.
Storie/Sociale - "Buon Natale" dal... mondo (Foto internet)

(DI CHRIS STEPHENS) - USA, ST. LOUIS: FESTA DI RICORDI ITALIANI
Nella nostra famiglia abbiamo delle abitudini, durante le feste, che ricordano le radici italiane. Da bambino ricordo la tradizione delle donne che nella novena di Natale preparano dolci e biscotti da condividere con parenti ed amici. Ogni anno nel vicinato italiano (chiamato ‘la montagna’ qui a St. Louis) c’è un sabato di attività per le famiglie alla chiesa di Sant’Ambrogio, nei negozi italo-americani, nei ristoranti e sui marciapiedi. Più importante per noi figli di immigrati è la Messa e l’opportunità di essere in famiglia. Alla Messa c’è bella musica preparata specialmente per Natale. Di solito andiamo in chiesa o la vigilia o la mattina di Natale, per poi mangiare un bel pasto insieme con tutta la famiglia. Storie/Sociale - Natale nel mondo Come tanti abbiamo anche le abitudini americane. Per le bambine c’è sempre una visita e una foto con Babbo Natale. Molte parrocchie ospitano una mattinata ‘breakfast with Santa’ dove tutti fanno colazione insieme, i bambini visitano Babbo Natale e fanno lo ‘shopping’ a ‘Santa’s Workshop’ per regali per i genitori. Nel mondo di lavoro ci fermiamo un pomeriggio o una sera per festeggiare con i compagni di lavoro. Alle scuole e le chiese ci sono concerti dai cori che cantano i canti di gioia. Dal centro ai vicinati della città si vedono le luci di Natale, un grande simbolo della stagione. Nella casa quasi tutte le famiglie hanno un albero di Natale e le calze che sono lasciate appese per Babbo Natale (anche con un bel piatto di biscotti ed un bicchiere di latte). Tante famiglie mantengono tradizioni allo zoo, nei parchi, o nel giardino botanico dove fanno serate di luci, decorazioni e canzoni durante la stagione di Natale. Ci sono iniziative frequenti per i poveri e molti fanno donazioni in modo che gli oneri possono essere ridotti e tutte le famiglie possono godere di una cena di Natale e tutti i bambini potranno trovare regali sotto l’albero. Sfortunatamente il Natale in America è diventato molto commercializzato con tanto enfasi sui regali. Comunque visitare i parenti rimane la cosa più importante, questo anche se l’America grandissima ed è necessario percorrere grandi distanze per poter essere con i parenti per questo giorno Santo.

(DI ALICE CAPRARULO) - AUSTRALIA, PERTH: FESTIVITA'... AL CALDO
Qui in Australia è tutto completamente diverso… Ammetto che si vive molto meglio e la gente non bada a quanto un regalo costi, Storie/Sociale - Natale nel mondo2 più bello e più grande è, più sono felici. La cosa più strana è il caldo! Ci sono 38/40 gradi in questo periodo. Per fortuna ci sono addobbi e luci a ricordarmi che è il periodo di Natale! Qua lo festeggiano come in tutto il resto del mondo: pranzo/cena natalizia, Santo Stefano etc...

(DI MARISTELLA BIGOGNO) - TOGO, AMAKPAPE': NATALE E' CONDIVISIONE
Il giorno di natale sarà di festa: al mattino Messa nella chiesetta/stalletta del villaggio, sarà come essere a Betlemme, perché anche qui la nostra chiesa è fatta di frasche di palma e di un tetto in tolla. Con le lucertole che girano in giro e le formiche che fanno la fila dentro e fuori, ci saranno i tamburi e le danze per Gesù nato per noi! Storie/Sociale - Natale nel mondo1 Dopo ci troviamo in comunità per farci gli auguri a colazione, quindi si prepara la festa del pomeriggio con i bambini. Tutti sono invitati, grandi, piccoli, cristiani, mussulmani, animisti... tutti, senza eccezione verranno a far festa, ci saranno i giochi per squadra, la pesca dei regali (tutte cose che arrivano nel container dall'Italia) lo spuntino di biscotti. I canti, le danze, le gare di poesie e detti e poi sarà difficile farli tornare a casa, ma il buoi, che da noi arriva alle 18 per tutto l’arco dell’anno, li porterà a rientrare e allora noi ci ritroveremo a ringraziare Dio ed alla cena di Natale, qualcosa di buono, arrivato dall’Italia con un volontario fedele e bravo che ha avuto il coraggio di mettersi in valigia un cappone congelato (!!!) ed è arrivato nonostante le storie della dogana togolese. Ogni tanto ci sono delle piccole e semplici sorprese che danno sapore alla vita. Così sarà il nostro natale. Certo stiamo sempre pronte perché se arrivasse un malato nella notte o un bimbo in coma di anemia, allora il nostro natale potrebbe essere vissuto in altra maniera: correndo alla capitale o donando sangue, ma sarebbe sempre il più bel natale!

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