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venerdì 03 maggio 2024 | ore 12:26

Ticino: c'è il divieto di balneazione

Due tragedie in quattro giorni. "Massima attenzione: al lavoro per intensificare i già costanti controlli della Polizia locale" - dice il sindaco Garavaglia.
Territorio - Bagnanti lungo il Ticino

Due tragedie in quattro giorni. Due giovanissimi morti annegati nelle acque del fiume Ticino, sotto il ponte di ferro tra Turbigo e Galliate. Sabato scorso il primo episodio, ieri l’ennesima vittima. “Serve maggiore sicurezza. Interventi ed azioni mirate. Come si può morire così?”, c’è rabbia, dolore e disperazione nelle parole, da una parte dei familiari e degli amici dei ragazzi, dall’altra dei tanti bagnanti che, quotidianamente, si ritrovano lungo le spiagge del nostro territorio alla ricerca di un po’ di refrigerio dal caldo torrido e dall’afa o semplicemente per trascorrere qualche ora di svago e relax insieme. “Notizie e fatti di questo genere lasciano senza parole – spiega il sindaco turbighese, Christian Garavaglia – Massima è l’attenzione che diamo quotidianamente. Come per il Naviglio, anche al Ticino c’è un’apposita ordinanza di divieto di balneazione ed i nostri agenti di Polizia locale, costantemente, svolgono servizi di controllo e monitoraggio. Fin da subito, infatti, ci siamo attivati per la salvaguardia e la sicurezza di coloro che si recano in quelle zone, adesso stiamo valutando con il comando dei vigili urbani ulteriori azioni da mettere in campo”. Una maggiore e sempre più capillare informazione sui rischi e sulla pericolosità: molto probabilmente dei volantini da lasciare al bar dell’area che si affaccia proprio sul fiume Azzurro e, contemporaneamente, distribuiti tra i bagnanti, oltre ai cartelli (che, già, negli anni scorsi, erano stati posizionati) col divieto ed alle continue verifiche.

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E intanto oggi ne è

E intanto oggi ne è annegato un terzo.

premetto che vado spesso in

premetto che vado spesso in quel punto sul ticino e che spesso ci ho fatto e ci farò ancora il bagno, pur sapendo che da anni c'è il divieto di balneazione.
io credo che se i due ragazzi avessero saputo del divieto di balneazione,se ne sarebbero fregati, avrebbero comunque fatto il bagno, e sarebbero comunque annegati....
e poi i divieti ci sono per l'inquinamento dell'acqua, non per altro. non cerchiamo di incolpare chi colpe non ha

Cartelli

Io di cartelli sul Ticino non ne ho visti molti, come del resto neanche di Polizia Locale o simili. Sicuramente i cartelli non devono essere solo in italiano, vista l'origine dei due poveri ragazzi che si sono fatti portare via dal fiume.

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