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venerdì 19 aprile 2024 | ore 14:38

Più insufficienze nelle scuole

Come sono andati gli studenti nel primo quadrimestre? Ecco i dati
Castano Primo - Torno

Mentre i ‘nostri’ studenti sono impegnati tra compiti in classe, interrogazioni, lezioni e laboratori, per la scuola italiana è arrivato il momento di fare un primo bilancio sulla situazione del primo quadrimestre per quanto riguarda valutazioni e pagelle. Secondo i dati, forniti direttamente dall’ufficio stampa del Ministero dell’Istruzione, nelle scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori) il 72% degli alunni ha riportato almeno un’insufficienza (lo scorso anno erano il 70,3%), contro il 28% che non ne ha avute (29,7% nell’anno precedente). Entrando più nello specifico, possiamo notare come il tipo di istruzione che riporta la situazione maggiormente negativa continua ad essere quella Professionale, con l’80% dei ragazzi che ha avuto delle insufficienze. Seguono gli Istituti Tecnici con il 78,1%, i Licei Artistici e gli Istituti d’Arte con il 77,2%, quindi gli ex Istituti Magistrali con il 70,9%, gli Scientifici (64,5%), i Classici (60,1%) ed, infine, i Linguistici con il 59,9%. Tra le discipline quelle che risultano essere ancora le più difficoltose e che hanno fatto riscontrare, quindi, la maggiore percentuale di voti negativi sono le lingue straniere con il 63,3% e la matematica col 61,1%. Da segnalare, inoltre, come, facendo un’analisi generale del nostro Paese, sono il Sud e le Isole ad avere le maggiori insufficienze (74,4%), seguite dal Centro con 74,4% e dal Nord con 70,1%. Ed ora arriviamo al tanto temuto ‘5 in condotta’. Sono stati complessivamente 34.311 gli studenti che hanno registrato insufficienze nel comportamento ed anche in questo caso ad avere la media più negativa sono stati ancora gli Istituti Professionali, seguiti dai Tecnici, mentre risultano meno indisciplinati (3 mila alunni hanno avuto il 5 in condotta), i Licei Classici e Scientifici. Ma se questa è la situazione alle Superiori che cosa è accaduto alla scuole secondarie di primo grado? Alle Medie i ragazzi con almeno un’insufficienza sono stati il 46% con una distribuzione abbastanza omogenea tra le varie discipline: 59,7% in matematica, 54% in inglese, 51,4% nella seconda lingua comunitaria, 51,1% in storia, 45,7% in scienze, 42,8% in geografia, 42,6% in italiano, 38% in tecnologia, 25,7% arte ed immagine, 24,7% in musica e 7,4% in scienze motorie e sportive. Dati sui quali bisogna riflettere.
Dal ‘G.Torno’ di Castano
Luciano Marzorati spiega che...
Pochi giorni fa abbiamo incontrato Luciano Marzorati, dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore ‘G. Torno’ di Castano Primo, per sapere come ha reagito il corpo docenti al nuovo regolamento. “La questione del 5 in condotta ha avuto varie vicissitudini - spiega - Posso dire di essere favorevole all’autonomia per le scuole in ogni settore. Inoltre, il 5 in condotta è una decisione grave, da prendere valutando determinate situazioni e contesti, caso per caso - continua Marzorati - L’istituto di Castano Primo si è, poi, impegnato a stilare un regolamento interno che stabilisca i parametri di valutazione ai fini dell’attribuzione del voto in condotta. Il documento è stato discusso in Collegio Docenti ed in Consiglio d’Istituto, al fine di garantire omogeneità in sede di scrutinio. Nel concreto, non è stato attribuito nessun 5, ma qualche 6, in casi particolari. Le valutazioni si attestano globalmente tra l’8 ed il 9. Avendo presieduto tutti gli scrutini, posso affermare che i docenti si sono dimostrati all’altezza del compito e hanno giudicato in maniera imparziale”. In generale, il preside Marzorati si schiera a favore della valutazione sul comportamento degli allievi, ma non lo ritiene un provvedimento risolutivo: “I comportamenti di disadattamento derivano da un disagio giovanile, ed è su questo che bisogna intervenire”. È del parere, comunque, che, mentre un voto basso può essere il segnale della presenza di un problema, una valutazione da 10 può servire a sottolineare la serietà di un alunno: “Soprattutto al triennio, quando in base alla media scolastica vengono attribuiti i crediti formativi, un buon voto in condotta può servire ad avere una valutazione globale dell’andamento dello studente, non solo sul rendimento nelle singole materie”.
Le pagelle e il 5 in condotta
Le opinioni dei nostri studenti
Cosa pensano, invece, gli studenti della valutazione del comportamento e della comprensione di questo voto nella media scolastica? Siamo andati a chiederlo direttamente a loro, parlando con quattro studenti dell’Istituto ‘Torno’ di Castano Primo ed una ragazza del Liceo Europeo di Arconate: “Nella mia classe hanno assegnato due 6 in condotta – spiega Rebecca, 17 anni, che frequenta la scuola castanese - Non è cambiato molto, i criteri di valutazione sono gli stessi degli anni scorsi, sono solo i numeri a essere diversi”. “Nella mia classe - afferma Paolo, 19enne anche lui del ‘Torno’ - non ci sono stati voti bassi nella condotta. Comunque io non sono per niente d’accordo sul fatto che si debba valutare anche la condotta a scuola e, soprattutto, che faccia media con le altre materie scolastiche: il profilo didattico ed il comportamento sono due cose completamente diverse”. “Neanche nella mia classe ci sono stati casi di 5 o 6 - continua Marco, 15 anni - Comunque non sono né completamente favorevole né completamente contrario a questo provvedimento. C’è da dire che con una scala di valori così ampia si può differenziare meglio la valutazione. Si individua più facilmente chi veramente non si comporta bene”. “Io sono d’accordo sull’assegnazione di un voto in condotta - dice Giulia, 16enne - Ma solo in casi eccezionali di ragazzi che compiono azioni particolarmente gravi, con sospensione anche dalle lezioni”. Al Liceo Europeo di Arconate invece a un allievo è stata assegnata l’insufficienza… “Nella nostra scuola - ribadisce la 15enne Alice - è stato dato un 5 in condotta. In ogni caso, è giusto secondo me valutare anche il comportamento, però penso che non sia possibile che un ragazzo con una media alta prenda un 5 in condotta!”

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