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venerdì 05 dicembre 2025 | ore 07:28

Autonomia indigena: uno sguardo sull’Amazzonia

Alla Biblioteca di Inveruno, la mostra fotografica di Giovanna Dal Magro: immagini potenti e silenzi che parlano di libertà, rispetto e resilienza.
Cultura - Autonomia indigena

Un viaggio nel cuore verde del mondo, tra immagini potenti e silenzi che parlano di libertà, rispetto e resilienza. Dal 15 al 30 novembre 2025, la Sala Virga della Biblioteca Comunale di Inveruno, all’interno del Parco di Villa Tanzi, ospiterà la mostra “Autonomia indigena – Reportage dall’Amazzonia venezuelana”, a cura di Francesco Oppi per Guado Officine Creative dal 1969, promossa dal Comune di Inveruno in occasione della 418ª edizione dell’Antica Fiera di San Martino. L’inaugurazione è prevista per sabato 15 novembre alle ore 9.45, subito dopo il taglio del nastro della Fiera. La mostra presenta circa quaranta immagini originali della fotografa Giovanna Dal Magro, artista di fama internazionale, alcune delle quali esposte per la prima volta. Scatti che raccontano la vita quotidiana dei Makiritari (o Yekuana), il popolo più numeroso e organizzato dell’Amazzonia venezuelana, capace di coniugare il rispetto delle proprie tradizioni con una sorprendente capacità di adattamento alle sfide moderne. Attraverso l’obiettivo di Dal Magro, il visitatore entrerà in contatto con un mondo dove la comunità si autogestisce sulle rive del fiume Ventuari, nel Dipartimento di Atabapo. Qui la natura, l’ingegno e la cultura si fondono in un equilibrio raro: i Makiritari allevano bufali per produrre mozzarella, realizzano miele, tabacco e piccoli mobili dalle forme antropomorfe, utilizzano pannelli solari per sostenere la caccia notturna e vendono i propri prodotti fino a Caracas grazie al Cepai – Centro Educazione Autogestita. “Come l’antropologo Claude Lévi-Strauss – racconta la fotografa – ho sentito il bisogno di lasciare la comodità per incontrare la verità di un popolo. Vivendo tra i Makiritari ho capito che la consapevolezza del proprio valore può diventare una forza di riscatto”. La mostra si inserisce nel più ampio programma culturale della Fiera, che quest’anno rifletterà anche su come produciamo il nostro cibo e sulle contraddizioni di un sistema produttivo globale spesso fondato sullo sfruttamento di terre e persone. Un tema che l’arte, ancora una volta, contribuisce a illuminare. Dal Magro, che nella sua lunga carriera ha ritratto figure celebri del mondo dell’arte, del teatro e della moda e ha esposto in oltre 80 mostre personali e collettive, regala qui una testimonianza di umanità e autonomia, un invito a guardare il mondo con occhi più consapevoli. Un appuntamento da non perdere per chi, alla Fiera di San Martino, vuole scoprire non solo le tradizioni agricole locali, ma anche un ponte ideale verso quelle di altri popoli che, come noi, custodiscono la propria identità nella relazione viva con la terra.

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