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venerdì 03 maggio 2024 | ore 23:41

'Dies Irae'. L'attualità in... foto

Paolo Pellegrin, ospite della Fondazione Forma per la Fotografia, ci racconta il mondo con coraggio e senza nascondere la realtà. Oltre 200 immagini che parlano da sole ed aiutano a riflettere.
Una foto di Pellegrin scattata in Afghanistan

E' la Fondazione Forma per la Fotografia di Milano ad ospitare la mostra di Paolo Pellegrin 'Dies Irae', prima grande retrospettiva dedicata ad una carriera, quella del fotografo, costellata da innumerevoli premi e riconoscimenti internazionali. Fino al 20 maggio, nelle sale della Fondazione, in piazza Tito Lucrezio Caro 1, saranno raccolte molte storie e numerosi reportage realizzati seguendo la strada del fotogiornalismo puro, che non ha paura di guardare negli occhi il mondo e, soprattutto, di raccontarlo. Pellegrin lo fa con oltre 200 immagini, convinto che il suo ruolo, la sua responsabilità, siano creare un archivio della nostra memoria. Senza remore il fotografo ci mostra la realtà compresa dei suoi aspetti più cruenti, come del resto il titolo, Dies Irae, Giorno d'Ira, ci preannuncia. Per fare ciò Pellegrin usa i metodi e i modi della moderna generazione di fotogiornalisti, consapevole dei nuovi mezzi di produzione e di diffusione delle immagini d'attualità, attento a non perdere la propria etica, ma deciso a rinnovare la visione degli avvenimenti che documenta. Parecchie le storie narrate dal fotografo romano, dalla guerra alla prigionia, dal dolore ai disastri ambientali, cercando di comprenderne i motivi, ma senza osare un giudizio. Il fotogiornalista deve seguire, raccontare, spiegare con imparzialità, interpretando quel che accade grazie all'esperienza e alla sensibilità di uomo. “La fotografia è come una lingua da imparare”, dice Pellegrin, questa mostra è l'occasione per sentirla parlare al meglio.

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