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sabato 14 giugno 2025 | ore 11:04

Articoli di Studio Legale Guffanti

Locazioni commerciali e emergenza Covid-19: obbligo di rinegoziare i canoni.
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Con la relazione n. 56 dell’8 luglio 2020 la Suprema Corte di Cassazione fornisce un’indicazione importante in materia di locazioni commerciali e, soprattutto, sull’impatto del covid-19 sulle stesse.  continua... »

L’utilizzo delle videocamere di sorveglianza sul posto di lavoro al fine di Stalking costituisce giusta causa di licenziamento.
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Secondo una recente pronuncia della Corte d’Appello di Milano (Sent. n.840/2021), va licenziato in tronco il dipendente che usa il sistema di videosorveglianza del lavoro per fare stalking ai danni di una collega. Sostiene la pronuncia in esame che la sanzione massima espulsiva dal posto di lavoro del dipendente è giustificata, in questo caso, poiché la gravità dell’illecito commessa intacca la credibilità professionale del dipendente e dello stesso datore, anche se non ci sono precedenti sanzioni disciplinari a carico del dipendente medesimo.  continua... »

Aste giudiziarie: è ammessa la partecipazione all’incanto del coniuge e/o del figlio del debitore?
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A norma degli artt. 571 comma 1 e 579 comma 1 c.p.c. chiunque è legittimato a partecipare alla vendita con e senza incanto ed a proporre offerta d’acquisto, ad eccezione del debitore.  continua... »

No alla demolizione della casa abusiva se il residente è malato.
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“Il giudice non può dare attuazione all'ordine di demolizione dell'immobile abusivo senza prima aver considerato alcuni aspetti rilevanti, tra cui la modesta volumetria dei beni e le gravi condizioni di salute di alcuni residenti”. Questo è ciò che afferma la Sentenza n. 35640/2021 emessa dalla Corte di Cassazione III Sez. Penale.  continua... »

Abusi edilizi: niente demolizione se sono di scarsa entità, risalenti nel tempo e se l’Amministrazione ha ingenerato nel privato un legittimo affidamento.
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“È illegittima l’ordinanza di demolizione adottata dal Comune nei confronti di un’opera abusiva di scarsa entità laddove, tenuto conto del notevole lasso di tempo intercorso rispetto alla costruzione dell’unità immobiliare e quindi dell’assetto urbanistico-edilizio ormai consolidatosi nelle more, l’Amministrazione avrebbe dovuto individuare l’esistenza di un eventuale interesse pubblico attuale e concreto al ripristino dello stato dei luoghi, da ritenersi prevalente sul legittimo affidamento maturato dal privato istante circa la legittimità dell’opera”.  continua... »