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"Collaboriamo per il clima"

L'idea è partita dall'Ecoistituto della Valle del Ticino e passo dopo passo ha coinvolto diverse associazioni e realtà del territorio. Sabato 23 febbraio il convegno.
Attualità - Cambiamenti climatici (Foto internet)

Come già anticipato, l'Ecoistituto della Valle del Ticino ha organizzato, per sabato 23 febbraio, un convegno sui cambiamenti climatici. È stata subito chiara l'intenzione dell'associazione di collaborare con diverse realtà operanti sul territorio, in modo che l'evento sia l'inizio di un percorso e non rimanga fine a se stesso. Martedì 5 febbraio si è svolta una seconda riunione presso la sede dell'Ecoistituto per fare il punto della situazione. Durante l'incontro è stata confermata la partecipazione di altre associazioni, prevalentemente cuggionesi (Collettivo Talpa, Comitato genitori, Guide culturali locali, Officina Giovani) ed è stata prevista una diretta streaming dell'evento. L'organizzazione del convegno, perciò, è quasi ultimata e sabato 23, in sala consiliare, si alterneranno numerosi e diversi relatori. Tra loro ricordiamo, in ordine di intervento: Mario Agostinelli (vicepresidente dell'associazione ‘Laudato si’, un’alleanza per il clima, la terra e la giustizia sociale’), Dario Furlanetto (direttore emerito del Parco del Ticino e del Parco dell'Adamello), Karl Ludwig Schibel (coordinatore italiano della Alleanza per il Clima delle città europee), Sandro Passerini (presidente Consorzio produttori agricoli Parco Ticino), Francesco Tampellini (già presidente di Coenergia Progetti collettivi di economia solidale), Enzo Favoino (coordinatore comitato scientifico Zero Waste Europe) e Grammenos Mastrojeni (già console in Brasile, negoziatore alla COP21 di Parigi). Per quanto riguarda le realtà associative coinvolte nell'organizzazione, non sorprende la partecipazioni di associazioni formate da giovani, proprio perché il convegno è rivolto principalmente a loro. “Il mutamento climatico è sempre più drammaticamente vicino alla soglia del non ritorno, eppure siamo tutti portati a sentirlo come un problema lontano- ricorda Oreste Magni, presidente dell'Ecoistituto. Entrando nel merito del convegno, l'Ecoistituto spiega: “C'è l'illusione che saranno solo i grandi summit a risolvere il problema, dimenticando che- nella migliore delle ipotesi- questi summit, per quanto importanti, sono giusto delle cornici. Il quadro al suo interno, i suoi colori e le sue pennellate devono essere date da ognuno di noi. Le scelte attuate concretamente a livello locale, gli interventi nei territori, modificare i nostri comportamenti: tutto questo fa parte di un cambiamento importante e urgente da mettere in pratica”. Domenica 24 febbraio sarà inaugurata, presso Santa Maria in Braida a Cuggiono, la mostra 'Save the Arctic': le opere di Gioia Aloisi, realizzate con tecnica mista su tela, sono un invito a proteggere i territori dell'Artico in cui sono a rischio, per il surriscaldamento globale, la flora, la fauna e le popolazioni Sami.

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