Dal ‘74 è il volto sorridente che accoglie i bambini e le bambine turbighesi che si avvicinano ai primi ‘banchi’ scolastici. Rosanna Chiodini, dopo 41 anni e 10 mesi di servizio si appresta ad appendere il ‘grembiule’ al chiodo ed andare in pensione. “Già in questi giorni che sto preparando le pratiche - ci confida - ho una grande nostalgia, ma in fondo è giusto così”. La sua avventura inizia, in realtà, con una scelta fatta da giovanissima: “A fine terza media distribuivano un volantino a scuola che spiegava queste ‘nuove possibilità’ - ci racconta Rosanna - con la ‘magistrale’ sarei potuta diventare insegnante. E’ stata una scelta di cuore in cui mi sono buttata subito e nella quale i miei genitori mi hanno supportato con grande passione e sacrifici”. La scuola era a Novara ed all’epoca era a pagamento. “I miei non avevano nemmeno l’auto - racconta - ed i professori, visto il mio impegno, dissero che i miei genitori potevano anche non venire ai colloqui per risparmiare il viaggio in treno”. Turbighese da sempre, entra subito all’Ente Morale dopo il diploma: prima col tirocinio e poi con un anno di volontariato. “Da lì ho iniziato a seguire decine di bambini ogni anno - ricorda- e la cosa che più mi fa piacere è rivederli oggi, magari genitori, a darmi del ‘tu’ e salutarmi. In questi anni mi sono poi dedicata a laboratori d’arte creando dei giovani artisti”.

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