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venerdì 19 aprile 2024 | ore 16:44

"Siamo studenti da 100 con lode"

Federica e Oscar raccontano la loro maturità guardando al futuro
Attualità - Federica Rossetti

E' settembre, un mese che, tra le tante associazioni di idee che evoca, porta con sé anche quella del ritorno tra i banchi degli studenti, già alle prese con gli ultimi acquisti di libri e quaderni. Per qualcuno, però, il traguardo dell’esame di maturità è già stato tagliato e, per alcuni, con risultati eccellenti. È il caso di due ormai ‘ex alunni’ dell’Istituto ‘Torno’ di Castano Primo che hanno ottenuto la votazione di 100 e lode. Sono Federica Rossetti, 19 anni, di Castano Primo, che ha frequentato il Liceo delle Scienze Sociali, e Oscar Borsani, ancora 18enne, di Cuggiono, diplomato all’Istituto Tecnico Chimico Biologico. Tra paure e progetti per il futuro, ci siamo fatti raccontare com’è stata la loro maturità e, soprattutto, cosa vuol dire essere un allievo da 100 e lode. Ti aspettavi questo risultato, Federica? “Sinceramente ci speravo, ho sempre studiato con impegno” spiega lei stessa. Il fatidico 100 e lode ben vale qualche piccolo sacrificio: “Ho tanti interessi, tra cui la danza: purtroppo, però, quest’anno ho dovuto saltare qualche lezione a causa dello studio richiesto e ho dovuto rinunciare al saggio di fine anno”. Secondo te, cosa ha spinto la commissione ad assegnarti la lode? “Io credo sia stata la mia grande sicurezza nel parlare in pubblico. Fin da quando ero piccola è sempre stata una mia qualità. E poi, comunque, mi presentavo all’esame con una media di voti molto alta”. La ‘notte prima degli esami’ di questa ragazza, dice lei, non è stata niente di speciale: ha guardato un po’ di tv ed è andata a letto tranquilla; contrariamente a molti altri studenti, è riuscita a riposare bene. Ma qual è stata la più grande paura in questa tua maturità? “La seconda prova mi agitava molto: il tempo a disposizione mi sembrava troppo poco! Invece l’ho svolta tranquillamente”. Chi è stata la prima persona a cui hai detto di aver preso 100 e lode? “Sono andata da sola a vedere i risultati, presto, appena sono stati esposti. Ero troppo curiosa… Ho subito telefonato alla mamma”. Cosa farai ora? “Mi piacerebbe prendermi un anno sabbatico” dice la ragazza, “ma temo che, poi, non frequenterei l’università, invece voglio andarci! Solo, non vorrei affrontare degli studi troppo pesanti per me… Mi piacerebbe iscrivermi alla Facoltà di Matematica e poi diventare insegnante. Lo voglio fin da quando ero alle Medie”. Oscar puntava esattamente al risultato ottenuto, anche se, da pessimista, pensava in ogni momento di non farcela. A tuo parere, cosa ha convinto i commissari ad attribuirti la lode? “L’esposizione brillante” sostiene il ragazzo; “dimostrarsi sicuri nella propria spiegazione, soprattutto all’orale. E la capacità di improvvisazione, che permette di evitare i silenzi e le esitazioni”. Cosa ti ha fatto più paura dell’esame? “La terza prova, con il timore che mi venissero poste domande su argomenti che non avevo ripassato, o quesiti troppo specifici”. Le persone che gli sono state vicino in questi momenti hanno dovuto, invece, capire il suo stato d’animo: “Purtroppo ho trascurato un po’ la mia ragazza e i miei amici per lo studio”. Hai dovuto accantonare altri interessi? “No, non ho rinunciato al taekwondo, lo sport che pratico; mi aiutava a scaricare la tensione. E nel tempo libero suono anche il pianoforte”. Chi è stata la prima persona a cui hai detto del 100 e lode? “La mia ragazza, che era accanto a me mentre consultavamo i tabelloni. Poi ho chiamato i miei genitori”. E adesso? “Il 3 settembre ho sostenuto il test d’ingresso alla Facoltà di Medicina a Milano, sto aspettando il risultato. Mi piacerebbe diventare genetista o neurochirurgo. Non mi spaventa l’idea di dover affrontare tutti questi anni di studio: per me non è un dovere, ma un piacere, mi interessano veramente queste materie”.

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